In Italia, quando si parla di nidi aziendali viene
immediatamente in mente l’esperienza di Camillo e Adriano Olivetti. Il nido
inaugurato nel 1941 ad Ivrea per i figli dei dipendenti viene spesso citato
come un modello pionieristico di servizi per l’infanzia tesi a conciliare le
esigenze familiari e lavorative delle dipendenti. Nel nostro paese però i nidi
aziendali hanno conosciuto alterne fortune. Negli anni’70, contemporaneamente
al Piano quinquennale per l’istituzione di 3800 nidi pubblici, molti nidi aziendali vennero rilevati dallo
Stato e affidati ai Comuni. In questi primi quindici anni del nuovo millennio
si è assistito ad una sorta di riscoperta di questi servizi per l’infanzia. L’apertura
di nuove strutture non passa inosservata alla stampa, locale e nazionale. Tra i
nuovi nati uno dei nidi di cui più si è parlato è stato il Centro per
l’infanzia realizzato da Lidl, colosso della grande distribuzione, non lontano
dal suo quartier generale italiano ad Arcole in provincia di Verona. Ampia
anche l’attenzione dedicata dai media al nido Mini Tree, all'interno dell’Unicredit
Pavilion di Milano.
Costruito dove prima sorgeva un supermercato della stessa
catena Il magico mondo di Lupilù, che ospita un nido e una scuola per
l’infanzia, è stato inaugurato, alla presenza del management aziendale e delle
autorità locali, compreso il sindaco della vicina Verona Flavio Tosi,
all’inizio dell’anno scolastico. Celebrato come modello per l’architettura e le
ispirazioni pedagogiche, il centro può ospitare 120 bambini tra i tre mesi e i
sei anni. Costato due milioni di euro, il centro è totalmente privato ed ospita soltanto i figli dei
dipendenti del gruppo. Con i suoi 3200 metri quadri di giardino la nuova
struttura viene considerata all'avanguardia anche per la sostenibilità
ambientale. Tante le attività proposte, a seconda dell’età: dalla cura
dell’orto e della serra agli atelier creativi.
L’altro nido a trovare spazio sui media nazionali è
il nido aziendale voluto da Unicredit all'interno del Pavilion di Piazza Gae Aulenti a Milano.
Progettato secondo l’ispirazione pedagogica di Reggio Children il nido può
ospitare 60 bambini tra i 3 e i 36 mesi.
Il nido, come detto, trova spazio nel Pavilion realizzato dall’archistar
Michele de Lucchi: alla base di questa scelta l’idea di uno scambio e di un’interazione
continua tra il mondo dei grandi e quello dei piccoli. Voluto per i figli dei
dipendenti il nido, il quarto in Italia del gruppo bancario, si apre anche alla
città: alle famiglie della zona è, infatti, riservato il 20% dei posti
disponibili. Nel nido i bimbi hanno a
disposizione un grande schermo touch screen, un tavolo multimediale e spazi
dedicati alla cucina e al giardinaggio.
Il nido Lidl e quello di Unicredit sono due esempi di
welfare aziendale. Un tema al centro dell’attenzione di molti economisti che
trova spazio anche nella nuova legge di stabilità.