Cronache cittadine
Solo
metà delle verdure servite nelle mense scolastiche sembrano essere fresche. Il
dato, elaborato dall’ Ossrevatorio
cittadino mense scolastiche sulla base dei report mensili pubblicati da
Ribò sul suo portale, non piace ai genitori che, attraverso il blog e la
pagina facebook, interrogano l’amministrazione. “Il Comune di Bologna,
stazione appaltante, sta monitorando e controllando questo andamento? Se
confermato, quando riterrà opportuno intervenire? A fine anno scolastico?”
chiedono i genitori nel post.
Se
davvero le verdure fresche servite ai bambini fossero solo la metà del totale,
questo, fanno notare i genitori, violerebbe quanto previsto dal capitolato.
Nel documento, infatti, si legge che le verdure surgelate, a cui si può fare
ricorso nei periodi in cui vi è minore disponibilità di prodotti freschi, non
devono essere più del 20% di quelle utilizzate nel corso dell’anno. Stando ai grafici elaborati
dall’osservatorio, da settembre a gennaio, la quota delle verdure surgelate ha
sempre superato la soglia del 20% e quella delle verdure fresche dopo il picco
di settembre ( 72,67%) è calata raggiungendo il minimo a dicembre ( 41,40).Il
ricorso a verdure appartenenti alla quarta gamma, cioè prodotti ortofrutticoli
freschi confezionati e pronti al consumo, è passato dal 5,6 % di settembre ad
un massimo di 29,39% di dicembre.
I
genitori, inoltre, bollano come “in evidente contraddizione con i principi di
trasparenza delle informazioni” la scelta di Ribò di pubblicare i report mensili
nell’area del sito accessibile con le credenziali FedERa e non più in quella di
libero accesso come era stato finora.
Se a
Bologna i genitori non si stancano di controllare l’operato del gestore di
refezione scolastica, a Milano è
scoppiata quella che è stata definita “la guerra della polpetta di pesce”. Sono
oltre 1700 i genitori che hanno firmato la
petizione lanciata dalla Rappresentanza cittadina
commissioni mensa: una missiva, rivolta a Milano Ristorazione e al sindaco
Pisapia, per chiedere l’eliminazione delle polpette di pesce dai menu serviti
nelle scuole. Si tratta di una battaglia contro “gli alimenti processati” di
cui le polpette di pesce possono essere considerate un simbolo, polpette che i
genitori vorrebbero sostituite da “filetti interi e riconoscibili”. Alla
battaglia pro-filetti di pesce si affianca quella contro la pizza gommosa al
centro di un’altra petizione.
In questo caso la richiesta è quella di far sparire dai vassoi i piatti unici,
eccezion fatta per la pizza che “quando è buona è anche molto gradita dai
bambini. Il piatto unico – spiegano i rappresentanti dei genitori – se non
gradito lascia il bambino a pancia vuota. La campagna contro il piatto unico –
però – si salda a quella per una “buona pizza”, piatto unico tra i simboli
della cucina italiana. I genitori vorrebbero che quella servita ai loro figli
in mensa non fosse più – come denunciano accaduto più volte – “gommosa”, “a
tratti cruda” o “bruciacchiata”.