Nidi a Roma: tra propaganda e fallimenti

madapan













Cronaca cittadina. La Capitale ci offre una visione privilegiata di ciò che sta succedendo nei nidi. Meglio di ogni altro contesto esemplifica cosa può produrre la mala politica. Del resto solo qualche anno fa, sempre a Roma, incontravo Emma Bonino che mi raccontava, quali e quante difficlotà avesse incontrato nel tentativo di aprire un nido in città... 

A Roma stanno succedendo tante cose, tante cose che in un paese civile, farebbero gridare ORRORE! Qui però di grida non se ne sollevano, se non qualche mormorio, spento sul nascere dal clamore dei fatti di violenza del nido dell'Aurelia. Siamo in una situazione complessa e variegata che è frutto di mala gestione, tanta corruzione e con precise responsabilità politiche, che non possono fermarsi al commissario, a Pisapia o a D'Alema... ma affondano le radici in tempi precedenti e in una politica nazionale. E davanti allo slogan: "Asilo nido per tutti e gratis dal terzo figlio" di Giorgia Meloni, verrebbe voglia di domandare: Ma chi può permetterselo il terzo figlio? 
I fatti di cronaca: Il 20 aprile i media ci raccontano l'ennesimo nido dell'orrore. Alcune educatrici supplenti denunciano le colleghe di ruolo per maltrattamenti, seguono le indagini e le telecamere mostrano violenze continue e brutali, scatta l'arresto. Tutti i giornali raccontano i fatti con dovizia di particolari macabri: pappa spinta i bocca con forza, aggressioni verbali e altro ancora. Un vero nido degli orrori. Una notizia che purtroppo che abbiamo raccontato più volte dall'inizio dell'anno.
Come arginare questi episodi di violenza? Cosa si dovrebbe fare per prevenire fatti di questo tipo, è molto chiaro a Ilaria Maggi presidente dell'associazione La Via dei Colori, che affronta a viso aperto il problema. Ed è chiaro all'esperto del lavoro Vittorio Lodolo D'Oria. I rimedi ci spiegano i due esperti, non possono risolversi con delle telecamere ma si devono prevenire con tanto lavoro e conseguenti investimenti economici...Ma pare che al lavoro e alle spese, si preferisca il clamore e seminare il panico che avrà ripercusioni preziose.  
I problemi dei nidi romani I problemi dei nidi sia pubblici che convenzionati sono tanti e sono emersi con forza qualche giorno prima dei fatti di cronaca nera. In un bel articolo di Repubblica si fa il punto della situazione. I fatti raccontati svelano però solo la punta di un iceberg.
A Roma negli ultimi anni sono successe tante cose: hanno aumentato le rette, hanno reso difficile l'iscrizione ai servizi, hanno ritardato i pagamenti ai gestori dei nidi convenzionati, che in tanti sono falliti... per un periodo le educatrici non venivano sostituite creando situazioni pessime...I politici che si sono succeduti all'assessorato della scuola romana, sono stati tanti e tali, che ormai ho perso il conto.
Arrivato il commissario Tronca ha accentrato su di se, le NON responsabilità politiche e senza nemmeno tentare di risolvere i problemi di corruzione, ha scelto di passare la patata bollente al prossimo sindaco. Invece di verificare le corruzioni presenti nel comune, ha pensato bene di far girare i responsabili Amministrativi da un'area all'altra... (Così gli amministrativi che si occupavano di asilo nido, sono stati sbattuti al traffico o viceversa...)
E intanto gli iscritti calano, le nascite anche e i nidi chiudono. Dopo anni che seguo la notizia, che raccolgo informazioni, che visioni bilanci, dopo anni che  continuo a raccontare e a scrivere sempre le stesse cose, cambiando solo nome della città o del politico di turno, sono arrivata ad una conclusione: i nidi si vogliono chiudere. Non si vogliono risolvere i problemi che hanno, che sono tanti e molto complessi, no, si preferisce chiudere... Perché è questo quello che sta succedendo e nel silenzio generale.
Ognuno di voi lettori ci potrà raccontare una storia diversa...I problemi enunciati e raccontati invece sono sempre gli stessi: i nidi costano tanto, anzi troppo, non c'è personale per la gestione diretta ... mentre le soluzioni adottate dai politici sono tra le più varie, tutte però hanno un fine: il risparmio.
Così i nidi saranno sempre meno richiesti, si chiuderanno con sempre maggiore facilità e nel silenzio generale... E i politici di turno si toglieranno alcuni problemi: una spesa in bilancio e un servizio tanto complesso da gestire...in fondo anche questa è un bella violenza, che noi stiamo subendo supinamente per noi e i nostri bambini...infondo in fondo tutti sappiamo che tanto le mamme in qualche modo se la cavano sempre.