Quando il cinema entra al nido

In questo mare









Siamo di nuovo alla scoperta della cultura d'infanzia. Oggi ci fermiamo alla Cineteca di Bologna. Qui incontro Elisa Giovannelli responsabile per la rassegna Schermi e Lavagne che ci racconta con voce argentina, parole gentili e misurate, le tante attività e proposte dedicate ai più piccoli. La Giovannelli Ci porta a spasso tra "semplici" cartelloni cinematografici, laboratori creativi, la Cinnoteca, e ci racconta anche di nidi e scuole d'infanzia. Da due anni infatti sono partiti i primi laboratori nei nidi d'infanzia, e i bambini come sempre, dimostrano le loro grandi competenze. Per capire di cosa stiamo parlando vi invito a visionare questi video.  Sono realizzati dai bambini e tra cartoni animati e film la fantasia e la creatività viaggia libera.

Quali attività svolgete per i bambini?
Abbiamo un cartellone cinematografico interamente dedicato ai bambini, si apre a settembre e va avanti fino maggio con tanti film, abbiamo poi uno spazio inaugurato lo scorso dicembre che si chiama Cinnoteca (cinno in bolognese significa bambino)
Cosa fate alla Cinnoteca?
Si tratta di uno spazio aperto ai più piccoli, in linea di massima, fino ai 6 anni. Ha una sala raccolta dove ci sono cuscini e mobili adatti a loro. C'è anche una piccola sezione di prestito e consultazione dei libri della biblioteca comunale Sala Borsa. Due volte al mese proiettiamo cortometraggi e offriamo la merenda offerta da AlceNera, e facciamo dei veri e propri laboratori di animazione.
Che cartellone proponete?
Film e cartoni adatti ai più piccoli ma anche ai ragazzini, quelli che iniziano a diventare più difficile da coinvolgere, quelli tra i 10 e i 12 anni. A loro proponiamo fantasy ma anche film sui diritti umani.
E per i più piccoli?
Alterniamo successi della stagione a film più ricercati, magari in versione originale, con sottotitoli o tradotti in sala. Ci avvaliamo dell'esperienza di una traduttrice molto brava che riesce a dare un tono recitato.
I bambini come reagiscono a questi spettacoli o a film ormai di repertorio come quelli di Chaplin?
Sono attenti. In sala c'è silenzio e concentrazione. Noi  proponiamo pellicole in bianco e nero, altre mute, alcuni film composti di sole immagini e colori e i bambini non hanno preconcetti, sono partecipi e  curiosi. Anche verso film che hanno una lentezza, che a noi adulti può sembrare snervante, a loro non da alcun fastidio. Abbiamo scoperto che Buster Keaton piace tantissimo ai più piccoli.
Al cinema i bambini vengono accompagnati sia dalla scuola che dalle famiglia. In sala c'è un'atmosfera diversa?
Direi che la presenza dell'insegnante si avverte. Durante le proiezioni sono molto più tranquilli.
Ci sono bambini che vengono  per la prima volta al cinema con la scuola?

Capita nelle scuole d'infanzia e a volte anche tra i bambini della primaria. Quando succede è bellissimo cogliere la loro meraviglia.
Che tipo di laboratori proponete alle scuole d'infanzia?
Quest'anno abbiamo avuto circa 10 scuole. In una scuola d'infanzia abbiamo proposto un laboratorio tra cinema e musica.  in collaborazione con l'orchestra ragazzi Mozard. Abbiamo proiettato un film dove il protagonista era un bambino che voleva, proprio come il padre, dirigere un'orchestra. Dopo il film  sono arrivati i ragazzi dell'orchestra Mozard e hanno portato a scuola dei piccoli strumenti musicali per far provare i bambini. 
E nei nidi?
In un nido abbiamo realizzato e costruito con i bambini e i genitori una camera oscura. Si sono diverti moltissimo, è stata una festa.
Cos'è una camera oscura?
Si tratta di un dispositivo ottico, che può essere una scatola, come una camera buia e chiusa, con un solo foro steneopeico da dove entra la luce che riproduce e proietta l'immagine reale ed esterna, su un piano interno. Un'immagine perfettamente uguale ma rovesciata. I bambini si sono molto divertiti a realizzarla e a usarla.  
Secondo un report di Save the children in Italia i bambini usufruiscono poco delle cultura. Perché Bologna è tanto diversa?
Noi abbiamo notato che lavorare con le famiglie e le scuole ha generato pratiche positive. I genitori hanno coinvolto le scuole e le scuole le famiglie. E il cartellone dedicato ai più piccoli è quasi triplicato in offerta. Tutti i film sono presentati da esperti prima della proiezione, qualche minuto a luci accese per dare ai bambini una cornice entro cui collocare la pellicola.