BolognaNidi |
Cronaca Bambina Nel
pomeriggio di ieri, alla
mole Vanvitelliana
di Ancona,
si è svolto un incontro dedicato
ai nidi e alle scuole d’infanzia che
ha visto la partecipazione del Ministro
Valeria Fedeli. Un incontro lungo e
molto faticoso da seguire. Presenti
in sala, forse, di un centinaio di
persone, sebbene l’evento fosse
aperto a tutti e gratuito.
Prima di addentrarci nel dibattito,
raccontando
i vari interventi è bene
sbarazzarsi
fin da subito della
domanda chiave della giornata:
Progetto zerosei dalle parole ai fatti, quali cambiamenti?
La risposta del ministro è stata articolata ed esaustiva. Per sintesi, e vedendo il bicchiere mezzo vuoto, potremmo riassumere con una frase fatta: siamo in alto mare. Se invece il bicchiere, lo vogliamo vedere mezzo pieno, potremmo dire: un buon lavoro ha bisogno di tempo.
Le dichiarazioni del Ministro
“Prima di rispondere alle domande così
specifiche, come quelle sul rapporto numerico-rivolta al ministro dall'assessore di Ancona Tiziana Borini- è bene fare un quadro
generale. Ogni volta che si raggiunge un obbiettivo importante siamo
tutti lanciati verso nuovi traguardi. Invece è fondamentale valutare
bene i risultati raggiunti. Il decreto attuativo è stato approvato
nel maggio 2017. Un risultato che non era affatto scontato. Se non
fossimo riusciti a farlo approvare entro quelle date, non saremmo qui
a parlarne oggi. E questo è un punto. Poi dobbiamo tenere presente, che il testo di legge, porta ad un cambiamento
prospettico di tutto il sistema molto importante. Stiamo avviando
tanti cambiamenti importanti che devono procedere necessariamente in
modo lento e ragionato. Mi chiedete del rapporto numerico? Non è una
cosa veloce da definire, necessitano di una mediazione e di un
approfondimento non banale. Prima però dobbiamo far vivere questo
decreto. E i rischi a cui siamo di fronte non sono pochi, uno dei
quali, è la burocratizzazione".
La regione cosa fa? Parola all’assessore
Loretta Bravi
La
regione Marche intanto ha
avviato un tavolo d'incontri tra i diversi soggetti che abitano e
vivono nidi e scuole d'infanzia. Oltre
ai professionisti del settore sono stati invitati al
confronto anche i genitori. Molti i temi
discussi che
verranno ripresi per la riscrittura
del testo di
legge regionale
. Sarà interessante seguirne le modifiche perché, come sancisce
lo stato (decreto attuativo n
65) sarà
proprio la regione a definire
il rapporto numerico educatore-bambino . Sul contenimento delle rette
l'assessore Bravi garantisce, a margine del dibattito, di aver
provveduto tramite
vaucher conciliativi di 200 euro mensili,
ad alcune famiglie.
La scuola d’infanzia marchigiana:
parola al dirigente scolastico Ugo Fileri
Il dottor Filieri ha presentato i
numeri delle scuole d'infanzia in regione. Qui come altrove gli
iscritti calano in conseguenza di un calo delle nascite. Le Marche
presenta un sistema quasi completamente statale, mentre alle scuole
paritarie, rimane poco margine.
E i bambini? Parola a Lorenzo Campioni
A conclusione del lungo pomeriggio è
intervenuto il pedagogista Lorenzo Campioni del Gruppo
Nazionale dei nidi che ha fatto una breve storia sulle leggi.
Partendo dalla legge 444, che istituì la scuola materna nel 1969,
passando per la legge 1044 del 1971, che invece creò i nidi, per
finire ai giorni nostri. Nel lungo discorso ha ribadito l'importanza
di abbassare le rette per la “salute” dei nidi che più di
qualunque altro segmento educativo è in crisi anche di iscritti.
"Dividere il segmento educativo in 0-3 e 3-6 è stato un grave
errore tutto Italiano- ha dichiarato- a cui oggi possiamo possiamo
porre fine. I pregiudizi da parte dei lavoratori sono tanti perché
se le educatrici hanno paura che i nidi vengano scolarizzati, le
maestre della scuola d’infanzia hanno paura di venire sminuite
retrocedendo verso i servizi sociali. Ma si tratta solo di
pregiudizi”.
L'impegno dell'assessore di Ancona
Tiziana Borini
L'evento è stato ideato e voluto
dall'assessore Tiziana Borini
che dal 2014 ha
avviato e favorito un dialogo tra i coordinatori pedagogici del
territorio creando un vero e proprio tavolo tecnico di confronto. Il
lavoro lungo tre anni è stato presentato dalle coordinatrici
Alda Bonetti e Jessica Omizzolo . Il tavolo mira a creare
dialogo e un confronto tra coordinatori pedagogici di nove comuni:
Ancona, Falconara, Fano, Fermo, Jesi, Macerata, Pesaro, San benedetto
del Tronto, Senigallia. Ad oggi il tavolo ha prodotto un manifesto
pedagogico condiviso che vorrebbe allargare la condivisione dei
contenuti con i coordinatori pedagogici di altri comuni.