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Cronaca
bambina Si è conclusa ieri “Tutti già per terra”
l’operazione della squadra mobile di Vercelli con l’arresto di
tre maestre. Maria Teresa Dorà, Carmelina Capalbo e Luisita Cantù
avevano la fama di essere maestre severe, sopratutto la Dorà, ma
certo nessuno immaginava una situazione del genere. Quando le
telecamere hanno filmato 52 episodi di maltrattamento, di cui 20
gravi, i dubbi sisono dissolti e hanno lasciato spazio alla rabbia e
alla tristezza. La scuola Janusz Kovczak, dal nome del pedagogista polacco di cui si applica il metodo, era una di quelle scuole a cui tutti
a Vercelli avrebbero voluto far frequentare i figli.
Eppure proprio in una
sezione della scuola le maestre hanno fatto vivere ai piccoli,
compresi tra i tre e i cinque anni, momenti di vero terrore. Le telecamere
hanno registrato minacce del tipo: “Ti faccio cadere tutti i denti” oppure
“Ti giro la faccia dall’altra parte” e poi strattoni, sberle,
trascinamenti in terra, bambini messi in castigo con umiliazione...
Tra gli alunni c’è anche un disabile affiancato da una delle tre insegnanti. Dalle prime ricostruzioni pare che a “condurre i giochi”
fosse in particolare una, che una seconda, seguisse per imitazione
mentre la terza, la maestra di sostegno, avesse un comportamento più
defilato.
Un genitore
dichiara sulle pagine di La
Repubblica “... C’è la mia figlia piccola in quella classe,
la grande c’è stata qualche anno fa: mi viene il magone a pensare
in che ambiente siano cresciute, senza mai lamentarsi, senza mai
raccontare nulla. Hanno tenuto sempre tutto dentro e anzi, mi
sembravano contente di andare alla scuola materna. Probabilmente non
avendo avuto altre esperienze, credevano che quella fosse la
normalità”.
Nessuno sentiva
urla in strada? Dopo la scoperta dei fatti, qualcuno, timidamente
racconta di aver sentito della voci in strada, ma si sapeva che “la
maestra Teresa aveva una voce potente” e non si è data troppa
importanza alla faccenda. Poi fortunatamente, a maggio scorso, una
madre dopo aver visto una maestra tirare per i capelli un bambino che
era uscito dalla fila, ha denunciato il fatto in questura. Così
l’indagine è partita.
Le indagini “La
cosa più importante da sottolineare – spiega Rosanna
Lavezzaro, questore di Vercelli
– è che le indagini hanno interessato l’intera scuola d’infanzia
e hanno permesso di intervenire con precisione chirurgica sulle
responsabili dei maltrattamenti, scagionando totalmente le altre
insegnanti: nei filmati non c’è infatti l’ombra di comportamenti
dubbi in altre sezioni”. Nei prossimi giorni le insegnanti
saranno interrogate. Saranno convocate anche alcune famiglie, mentre
i bambini saranno sentiti con il supporto di uno psicologo. Nel
frattempo la dirigente scolastica Ferdinanda Chiarello del
comprensorio Bernardino Lanino ha incontrato le docenti delle
scuole per rispondere alle domande e fare chiarezza sui fatti.
“Lunedì prossimo- dichiara- incontrerò anche i genitori”.
Save the
children: facciamo prevenzione “Gli episodi di
violenza e maltrattamento negli asili sono semplicemente
inaccettabili” dichiara Raffaela Milano, Direttrice dei
programmi Italia-Europa di Save the Children “Torniamo a richiamare
la necessità di rendere vincolante, in tutti i servizi educativi
pubblici, privati e convenzionati rivolti ai bambini 0-6 anni, un
sistema di prevenzione e loro tutela. In grado di proteggerli da
abusi, maltrattamenti e ogni condotta inappropriata. In particolare,
tra le misure preventive da assumere, chiediamo di adottare un codice
di condotta specifico. Che sia vincolante per ogni adulto a contatto
con i minori e di organizzare gli ambienti educativi”. Di recente
la stessa organizzazione ha realizzato un manuale in collaborazione
con alcuni servizi educativi che è disponibile gratuitamente a tutti
sul loro sito. Scaricalo
da qui