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Cronaca Bambina Negli anni '70 nei
disegni dei bambini "lo scienziato" era sempre, o quasi, disegnato come
un maschio. A distanza di 50 anni i bambini disegnano “lo
scienziato”, una volta su tre, come una donna. I numeri menzionati
sono i risultati di una lunga ricerca condotta su 20.860
disegni e svolta per l’appunto in un arco temporale di 50
anni. I disegni dei bambini e dei ragazzi esaminati sono quelli degli studenti di età compresa tra i 5 e i 18 anni.
I risultati sono pubblicata sulla rivista Child Development
mentre la ricerca si deve al gruppo coordinato da David Miller
dell'americana Northwestern University.
Dal disegno alla realtà
Il cambiamento
di percezione, secondo Miller, si deve ai fatti. Oggi le
donne impegnate nella ricerca scientifica sono più numerose
e più visibili, ad esempio con la loro presenza crescente
nelle trasmissioni televisive. Si calcola infatti che dal
1960 al 2013 le donne che svolgono attività scientifica sia
aumentata dal 28% al 49% nella biologia,
dall'8% al 35% in chimica e dal 3%
all'11% in fisica e astronomia.
I bambini
disegnano ciò che vedono
I bambini disegnano ciò che vedono. Se negli anni '60 e '70 il 99,4% dei bambini rappresentava lo scienziato come un uomo, oggi questo accade nel 72% nei disegni realizzati tra il 1985 e il 2016.
Gli stereotipi
cambiano a seconda delle età del bambino
La ricerca ha anche messo in evidenza che gli stereotipi si modificano con il variare dell'età: dagli anni '80 in poi, per esempio, il 30% delle bambine di 6 anni e l'83% dei bambini della stessa età ha disegnato lo scienziato come un uomo, mentre a 16 anni la percentuale scende al 75% per le ragazze e sale al 98% per i ragazzi.
La ricerca ha anche messo in evidenza che gli stereotipi si modificano con il variare dell'età: dagli anni '80 in poi, per esempio, il 30% delle bambine di 6 anni e l'83% dei bambini della stessa età ha disegnato lo scienziato come un uomo, mentre a 16 anni la percentuale scende al 75% per le ragazze e sale al 98% per i ragazzi.
Fonte Ansa