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Cronaca Bambina Si è svolto sabato a Firenze il
convegno regionale "Scuola Paritaria scuola di Libertà". L'argomento di discussione è stato il sistema integrato ZeroSei.
Presenti anche il sottosegretario Gabriele Toccafondi e Leonardi Alessi presidente regionale per la
Federazione Italiana Scuole Materne (Fism). Il pubblico era folto.
Circa 1000 i partecipanti tra genitori, insegnanti e addetti ai
lavori. I temi dibattuti sono stati molteplici e molta attenzione si
è data alle economie destinati al sistema integrato. Secondo il
presidente Fism, nonostante il grande impegno del governo
precedente, le economie tra pubblico e privato sono state distribuite
in modo poco equo a favore del pubblico.
Il sottosegretario
Toccafondi
ha subito
snocciolato le
cifre: “In
Toscana sono
in arrivo
oltre 21 milioni
per il 2018”. E
continua con
un monito “Noi
abbiamo creduto nel sistema paritario, chi arriva prosegua sulla
stessa strada”. Alessi
presidente
per Fism ha
puntato deciso su una richiesta di un intervento
rapido e una distribuzione equa dei fondi. E a sottolineato “Mai
nessun governo si era così speso per aiutare il sistema delle scuole
paritarie, che arriverà adesso prosegua sulla stessa strada”
Fism e il sistema integrato
Anche
in questa occasione FISM ha rimarcato come il sistema integrato
sia l’unica garanzia per garantire libertà di insegnamento
e di scelta del percorso educativo dei figli da parte delle famiglie.
Alessi precisa “E’ ora di cambiare passo se vogliamo realizzare
un vero sistema integrato di scuole pubbliche statali e paritarie, in
cui le famiglie siano realmente libere di scegliere il percorso
educativo dei propri figli, senza dover pagare due volte un
servizio dovuto”.La regione Toscana ha avuto un contributo di
circa 14 milioni di euro affidati poi ai Comuni. “Alcuni di questi-
spiega ancora Alessi- hanno distribuito equamente le risorse fra
realtà paritarie comunali e del privato sociale, altri hanno
dirottato tutto o quasi solo sui propri nidi e scuole. ”
Il sistema integrato in Toscana
Al convegno è stato presentato il sistema delle scuole paritarie
toscane in numeri. Per quest’anno sono in arrivo 21.836.834 euro
che aiuteranno ad abbassare le rette e serviranno ai circa 30 mila
studenti. In toscana sono circa 600 le scuole paritarie,
di cui più di 400 scuole
dell’infanzia, 80 primarie, 20 secondarie di primo grado e
50 secondarie di secondo grado, che dopo il lavoro non semplice di
questi anni, potranno avere fondi certi per lo svolgimento
dell’attività di didattica.
Il discorso di Toccafondi
“Dopo aver aumentato e stabilizzato il fondo complessivo
nazionale, dopo aver inserito le detrazioni fiscali per le famiglie
ormai a 800 euro l'anno per figlio, lo school bonus i fondi per l’
alternanza per l'intero sistema e dopo aver inserito la novità dei
per il sistema 0-6, stanziando 209 milioni di euro, 224 per il 2018 e
239 per il 2019 , adesso il Miur sta lavorando per
far accedere le scuole paritarie ai fondi del PON Istruzione”.
L’arcivescovo Giuseppe Betori
L’Arcivesco di Firenze Giuseppe Betori
ha
dichiarato “Siamo in un’epoca in
cui l’Italia è oramai stata superata anche dai paesi che
appartenevano al blocco sovietico che, terminate le ideologie del
‘900 hanno saputo valorizzare la libertà di iniziativa del
privato, cattolico e non, riconoscendo anche economicamente i
vantaggi di un sistema plurale. E’ una grave ingiustizia quella
per cui ancora oggi, a 18 anni dall’approvazione di una legge
cosiddetta “di parità”, la vera parità non sia stata ancora
raggiunta e le famiglie debbano pagare ciò che gli è dovuto, una
libertà garantita dalla Costituzione e da tutte le dichiarazioni sui
diritti del fanciullo. E’ tempo che questa ingiustizia finisca e
che la possibilità di una educazione libera sia garantita a tutti”.
“La nuova normativa sullo “zerosei” è un elemento
importante per il sostegno alle politiche di educazione-istruzione
per l'infanzia. Credo che la delibera regionale, con cui si affidano
queste risorse agli enti locali per la loro distribuzione, debba
essere chiarita meglio in corso d'opera, perché certe azioni o si
fanno bene o non si fanno e noi dobbiamo muoverci coerentemente con
il dettato della norma e con i principi che l'hanno ispirata. La
Regione Toscana ha sempre creduto in un sistema integrato e abbiamo
mantenuto il sostegno alle scuole paritarie, nonostante la forte
diminuzione dei trasferimenti statali. Parliamo di circa 20 milioni
fra il 2011 e il 2018, abbiamo deciso di confermare il nostro
intervento anche quest'anno, a cui si sommano i 6,5 milioni destinati
alle famiglie a basso reddito dal 2013 a oggi. Abbiamo fatto una
scelta convinta di sostenere un servizio essenziale, che ci consente
di garantire a tutti i nostri bambini il diritto di frequentare la
scuola dell'infanzia”.
Fonte Nove
da Firenze