Cronaca Bambina
Licenziata per aver urlato ai poliziotti “dovete morire” durante
una manifestazione del 22 febbraio scorso svoltasi a Torino.
L’Ufficio scolastico regionale del Piemonte ha concluso il
procedimento disciplinare nei confronti dell’insegnante di 38 anni
indagata per istigazione a delinquere, oltraggio a pubblico ufficiale
e minacce.
La manifestazione si
era svolta contro il comizio di CasaPound. E’
avvenuta a Torino ed era stata piuttosto accesa con scontri e feriti.
In tutto questo caos però le urla di una docente sono volate molto
alte e hanno riscosso un clamore mediatico altissimo. Il
provvedimento ha stabilito di licenziare l’insegnate dal 1 marzo
2018 cioè da quando è arrivata la segnalazione in procura. Le urla
dell’insegnante sono arrivate così forte che anche l’allora
premier Matteo Renzi aveva chiesto il suo licenziamento in
diretta TV.
I sindacati
Cosimo Scarinzi
coordinatore nazionale del Cub Scuola dichiara sulle pagine di
La
Repubblica “È legittimo avanzare qualche dubbio sulla strenua
salvaguardia dei valori democratici della Repubblica, visto che nel
nostro Stato si permette al leader di CasaPound di rivendicare
apertamente l’eredità del fascismo, mentre si spara con gli
idranti su coloro che, in modo magari discutibile, difendono i valori
dell’antifascismo.”
I dirigenti
dell’Ufficio scolastico regionale
L’ufficio
scolastico che ha disposto il licenziamento ha precisato che nella
documentazione raccolta è emerso, anche delle relazioni della
dirigente scolastica, diversi problemi di natura relazionale sia con
i colleghi che con gli alunni. Problemi che non sono mai stati messi
a verbale ma sempre secondo l’ufficio resta il fatto che
l’insegnante “genera tensione e disagio”