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Pensieri
e Parole... Frequentare dei buoni nidi e delle buone scuole
d’infanzia fa bene ai bambini, fa bene all’economia, fa bene alla
società. I motivi sono spiegati in tanti documenti e studi che
invariabilmente ci dimostrano come un bambino che frequenta un nido
ha migliori risultati scolastici, è meglio integrato socialmente e
delinque di meno…
I
dati sono favorevoli sopratutto per i bambini che vivono in una
famiglia ai margini, povera, con problematiche di diversa natura o se
i genitori sono stranieri e poco integrati. Spendere oggi 1 euro per
creare in un BUON nido è uno dei migliori investimenti che si
possano fare per risparmiare un domani. Insomma gli asili sono
semplici punti di cultura che irradiano luce tutt’intorno.
Tutte
queste cose che scrivo le sanno bene chi si occupa e vive i servizi
educativi. Il concetto che invece passa spesso in secondo piano, è
un altro che non riguarda solo i nidi ma anche le scuole.
I
bimbi e i ragazzi imparano 80 per certo delle loro competenze, non
tanto dal professore, dal maestro o dall’educatore, ma dalla
frequentazione dei coetanei. La pedagogia ci insegna che più il
gruppo è eterogeneo e variegato, più il bambino apprenderà.
Tradotto
significa che più nidi o scuole sono aperti e inclusivi meglio
formano i fanciulli che li frequentano.
Questo
non lo dico io. Lo dimostrano ancora una volta gli studi e le
esperienze di GRANDI maestri e pedagogisti. I nomi che possiamo
citare essere tanti: Maria Montessori, Paulo Freine, Don Milani,
Mario Lodi...
Eppure...
Sebbene
nelle librerie si vendano ancora i testi di questi signori, sebbene
chi fa educazione oggi studia e conosce questi mostri sacri, c’è
un sindaco, di un paese della bassa lombarda che ignora tutto questo
“bene comune” e amministra il suo paese, ponendo di fatto una
netta divisione tra bambini italiani e bambini “stranieri”.
Succede
a Lodi, ormai se ne parla da mesi, il sindaco leghista ha deciso
tramite un escamotage di truccare il razzismo, in apparente ordine
economico, e ha estromesso di fatto i bambini non da scuola, questo
sarebbe stato impossibile, ma dal servizio di mensa e di trasporto.
Quel
che è peggio è che l’ha fatto con il consenso di molti cittadini.
La
lega
Ho
conosciuto sulla mia pelle la Lega della prima ora, quando appariva,
quasi timidamente. Erano gli anni ‘90 e sulle piazze apparivano
banchetti con biscotti a forma di pene, venduti da uomini con la
camicia verde e lo sguardo tracotante. Molti di loro erano lombardi
doc altri erano immigrati dal sud. Di strada ne ha fatta tanta questo
partito, che oggi ha cancellato la parola NORD dal suo nome, che ha
smesso di perseguitare i terroni e si scaglia contro gli stranieri.
Ma
ora come allora il partito dimostra la sua ignoranza e caccia i
bambini dalle scuole, pensando forse, di fare un favore ai bambini
“italiani”….
Lodi
mostra la faccia crudele dell’ignoranza, un volto stanco e fragile,
che ha bisogno di essere contenuto e contraddetto col sapere
pedagogico e della buona educazione.
E
qui lancio un invito: sarebbe bello che ogni pedagogista e educatore,
da tutt’Italia, scrivesse due righe al sindaco, (la prima donna
sindaco di Lodi Sara Casanova) per spiegare quale
mancanza educativa stia compiendo non solo nei confronti del bambini
“stranieri”, ma nei confronti di tutti i piccoli cittadini. La
sua mail è questa sindaco@comune.lodi.it