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Cronaca Bambina. Nasca a Modena il primo asilo nido “a ore”. Un
servizio nato per le esigenze dei genitori autonomi e freelance, apprezzato dai genitori, conta 40
iscritti. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Orari precari? Nido “a ore”
Se il mercato del lavoro cambia, allora devono cambiare anche i
servizi educativi. Il nido Ain Kerem segue questo principio. I
lavoratori freelance (o precari) sono sempre di più e gli orari sono
sempre più flessibili, come lo è il calendario, che cambia di
continuo. La domanda che si è posta la Maria Togenti
coordinatrice del nido è stata semplice: “ha senso oggi un offrire
un nido con orari rigidi”? Lei si è risposta che, no, oggi ha
senso. Così ha aperto “Ain Kerem” il nido e co-working in cui
mamma e papà possono concordare gli orari di mese in mese ma anche
di settimana in settimana. Se poi è richiesto c’è la possibilità
di avere un ufficio per lavorare stando vicini al bambino e senza
altre incombenze a cui pensare.
Chi frequenta il nido?
“Quasi la metà dei 40 bimbi iscritti- racconta la Togenti sulle
pagine della gazzetta
di Modena- hanno la doppia nazionalità o sono figli di genitori
stranieri che viaggiano spesso per lavoro e, quando sono a Modena,
hanno noi come punto di appoggio”.
Perché il nido si chiama Ain Karem?
Ain Karem è il quartiere di Gerusalemme dove, secondo le
scritture bibliche, Maria di Nazaret incontrò la cugina Elisabetta,
quando entrambe erano incinta. Un nome per sottolineare l’attenzione
alle esigenze delle madri e delle donne.
Come nasce il nido “a ore”?
Attraverso il concorso Imprendocoop promosso da
Confcooperative Modena che
dopo un aver messo a
disposizione un percorso di
formazione ha premiato la nascente società, la
cooperativa “La
porta Bella” con un
incentivo di 1500 euro e l’esenzione dalle spese di gestione
della cooperativa per un anno.
Informati Mamma portami al nido!