Centri estivi: come scaricare le nostre responsabiltà di adulti sui bambini


Pensieri e parole
Ho sperato fino all'ultimo che le linee guida per la riapertura dei centri estivi fossero decenti. E invece non lo sono affatto e mi verrebbe da dire solo una cosa: andate a zappare la terra! Voi che fate finta di essere dalla parte dei bambini, di essere esperti dei bambini andate a zappare la terra! Senza zappa però per rispetto ai veri agricoltori.

Ci sono cose che non sono conciliabili. Ci sono delle questioni che sono bianche o nere. Dire che i bambini fanno socialità, mantenendo la distanza è un ossimoro, è una bugia, è una scusa.

I bambini sopratutto quelli piccoli, ma anche quelli più grandi, non possono mantenere la distanza! Non sono capaci e non è giusto che noi adulti non ci prendiamo le nostre responsabilità scaricando su di loro questa incombenza. Come possiamo affermare che i bambini stanno meglio in questi centri estivi, che non sono altro che parcheggi distanziati? come non possiamo trovare altre soluzioni?
Questi centri non hanno nulla di pedagogico! Questi centri sono un sollievo per famiglie in situazioni difficili, a volte impossibili, questo si, ma non sono affatto adatti ai bambini.
Punto e a capo!
Domani sarà importante ricordare chi tra gli esperti dell'educazione ha proposto e realizzato queste linee guida.
Sarà importante ricordarlo perché è giusto sapere chi si trincera dietro i diritti dei bambini e fa invece altri interessi. Interessi dei  settori privati (che sono in ginocchio), gli interessi dei genitori che sono assolutamente comprensibili ma che non fanno in nessun modo i diritti dei bambini.
Non mi piace mai parlare dei bambini come dei futuri cittadini, perché ritengo che i bambini siano importanti di per sé e lo siano oggi, ma in questo caso alzo la voce, guardo al futuro e chiedo, lo chiedo a voi che avete avvallato queste linee guida e che le state sostenendo: che adulto credete si formi dopo l'esperienza tanto assurda di aver frequentato questi parcheggi? Questi parcheggi che sono la dimostrazione che tra bambini e lavoro si antepone - sempre - il lavoro?
Il lavoro una priorità, certo, ma non passando sopra a tutto compreso al buon senso.
Che futuri adulti immaginate potranno essere questi bambini a cui dimostrate di lavorare come Ponzio Pilato, lavandovene mani e piedi e facendo finta che loro possano mantenere le distanze e che questo sia per il loro benessere? E davvero ora di farla finita con queste sciocchezze!