Educatrici perché non andate ad animare piazze e parchi?

 
Bolognanidi


Cronaca Bambina 
Divertimento ai bambini per l'estate in città offerto (perché no!) da educatori e maestri. Questa e altre richieste sono arrivate oggi da parte di alcuni genitori al comune di Bologna. Uno spettacolo triste in uno scenario difficile.     



Tutti per i bambini?

Via streming ho assistito alla VI commissione istruzione di Bologna.  L'ho seguita con un occhio fino a che con un po' di stupore e molta tristezza mi sono soffermata. La principale protesta di un gruppo di genitori era dovuta al mancato momento del saluto di fine anno tra i bambini e in un passaggio forse un po' laterale venivano richiesti centri estivi a costi più moderati, la ricostruzione di scuole (in cantiere da anni!) e si proponeva di far animare piazze e parchi (perché no?) da educatori ed educatrici comunali che sono tanto bravi ... 
 

Una questione di tempo  

Passerà anche questo tempo di mezzo fatto di libertà e castrazione ma sul campo si lascerà tanto malessere e tanta diseducazione. Sprecando il presente che dovremmo impiegare, (senza avere problemi più stringenti e pratici) per  ri-abituarci alla socialità, al gioco e alla libertà ritrovata...
Gli psicologi parlano di  "sindrome della capanna", per descrive la difficoltà ad uscire di casa dopo aver trascorso un lungo periodo di segregazione e sempre gli psicologi avvisano anche che c'è un'altra sindrome più nascosta forse e simile per quanto opposta: la sindrome della negazione. E tra una sindrome e l'altra portata dal covid-19 ce n'è un'altra sempre presente una buona dose di presunzione e ignoranza.
Per chiedere a educatori di animare piazze e parchi ci deve essere una buona dose di ignoranza (non conoscenza) e un pizzico di presunzione. La presunzione di pensare che i bambini siano più importanti di qualunque altra cosa (sopratutto se sono i nostri figli).  Non ho sentito questo ragionamento solo in questa occasione, sarebbe un caso, un eccezione, purtroppo l'ho ascoltato in diversi contesti e sopratutto in questo periodo difficile fa molto, molta tristezza.



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