Le distanze educative

 


Pensieri e Parole
Mentre ci distanziamo dai primi posti nella classifica dei paesi più infetti, la vita dei bambini in Italia si muove tra regole stringenti e liberi vissuti.

Qualche giorno fa ho incontrato sotto i portici un gruppo di bambini ( tra i tre e i cinque anni) che passeggiavano stringendo nella manina un bastone lungo un metro a cui era attaccato un altro bambino all'estremità opposta. Erano bellissimi camminavano per la città con occhi sgranati verso il mondo perfettamente a loro agio in questa nuova modalità di far gita.


Bambini al mare

Un paio di settimane fa sotto l'ombrellone piantato nei pressi della costa Tirrenica ho notato i bambini in spiaggia. Molti erano accompagnati dalle mamme, che al telefono parlavano di lavoro, molti altri erano accompagnati dai nonni che cincischiano, da un'ombrellone all'altro, sulle notizie appena lette dai giornali rigorosamente di carta. Di padri non ce n'erano proprio e sotto gli ombrelloni dai mille colori, i bambini si stringono uniti da giochi di sabbia che svolgevano con sguardi seri e concentrati.  

Bambini al parco di città 

Di sera i parchi cittadini si popolano di famiglie, quest'estate, ci sono anche tanti italiani a riscoprire il fresco del parco notturno. Si incontrano papà, perfettamente a loro agio nel ruolo di genitore, che con zaino sulle spalle a monopattino in mano seguendo i piccoli.
Nel prato un gruppo di bambini sui dieci dodici anni giocano a pallone con mascherina. Anche loro concentrati e seri fino a che un ragazzetto abbronzato non infila il pallone tra i due alberi che delimitano la porta. 
Allora scatta GOL e il grande abbraccio ad ammucchiata che accorcia le distanze. 
In queste afose serate di inizio luglio, capita anche di incontrare un capannello di genitori, che dopo una probabile giornata di lavoro, si fermano a chiacchierare con un aperitivo rosso tramonto in mano che segna la fine della fatica e celebra l'inizio del relax. Anche le loro distanze si accorciano mentre i bambini scorrazzano liberi e indisturbati sempre molto presi dai loro giochi.    


I nidi e i centri estivi

Cosa succeda nei nidi o nei centri estivi, dove le procedure teoricamente sono (e giustamente) stringenti non posso vederlo. Posso solo ascoltare le testimonianze di amiche educatrici e amici collaboratori (tra i più stanchi). Tante regole, praticamente possibili da applicare, sono comunque più rispettate che in ogni altro contesto. Cosa rimarrà nella memoria dei bambini che prima hanno dovuto affrontare il lockdown e ora stanno affrontando questo strano periodo di transizione? 

Distanze temporali   

Queste straordinarie settimane estive di riapertura potranno davvero essere utili per  progettare la riapertura di nidi e scuole a settembre?
Questo momento fatto di distanze potrebbe, e sottolineo potrebbe, ridare il giusto punto di osservazione per analizzare ciò che abbiamo e ciò che ci servirebbe. Potrebbe essere un buon punto per cogliere un'altra distanza che sembra sempre più sfuggirci di mano: la distanza temporale.
Come in molti hanno già detto, scritto e ribadito: settembre è già qui. Ci coglierà impreparati? Oppure riusciremo a far tesoro di quello che abbiamo vissuto fino ad oggi? Credo proprio che anche in questa situazione toccherà ad ognuno di noi fare del proprio meglio e improvvisare come noi italiani sappiamo fare, un po' per indole e molto per necessità, vista la latitanza di chi dovrebbe dirigere e prevedere.