Sono un'educatrice e ho paura!


 

Lettera aperta 
Cara BolognaNidi, vi scrivo con alcune osservazioni che spero possiate pubblicare rispetto al mio lavoro, sono educatrice di nido, in questa seconda fase dell'emergenza sanitaria. 
Sono un'educatrice della "vecchia guardia" cresciuta credendo in principi pedagogici che ormai sembrano scomparsi, soppiantati da nuove strategie educative, del tutto improvvisate e pacchiane. Sistemi che si basano su ricerche che non si capisce bene chi le abbia svolte e che raccomandano metodi educativi del tutto inaccettabili (...) 
Il fatto che al nido si risparmi su tutto, e che troppi tagli abbiano inficiato la qualità del servizio: qualcuno lo vuole dire? I problemi che l'emergenza ci ha portato ad affrontare hanno mostrato un sistema per tanti aspetti alla deriva (...) e le bugie inventate dal Miur che ha perfino creato un documento per raccogliere e divulgare i Lead (-Legami educativi a distanza-). Si elencano pratiche educative a distanza: ma davvero vogliamo raccontarci anche questa incredibile sciocchezza? (...)
 Quest'anno sono tornata la nido con una buona dose di ansietà e paura, e pur nel tentativo di di reinserirmi serenamente non ce l'ho fatta. A 62 anni suonati, io ho paura e non mi vergogno a dirlo. (...)
Nonostante l'esperienza e tanta passione per il lavoro sono a disagio nel relazionarmi con i bambini con la mascherina, la visiera e un camice. Nelle linee guida ci sono talmente tante contraddizioni che l'elenco completo sarebbe faticoso da redigere. Tra le tante regole che scandiscono il nostro fare quotidiano, non riesco a comprendere come i collaboratori si possano spostare in tutta la struttura, senza rispettare le così dette bolle (...) 
Per ora non ci siano stati contagi, i genitori si stanno comportando, con mia grande sorpresa, bene rispettando le regole e gli orari sia di ingresso che di uscita. (...)
Io aspetto che passi. Mi sto impegnando al massimo a non pensare e rimanendo il più possibile calma. 
In questa situazione complessa, il compito meno faticoso, è accudire i bambini (...)  Quest'anno al massimo possiamo garantire accudimento e il progetto pedagogico potrebbe ruotare, se ci fosse maggiore trasparenza, al lavaggio delle mani (...)  
L'anno più difficile che abbia mai affrontato, in quasi 30 anni di servizio. (...) Sarebbe bello che questa mia lettera fosse pubblicata perché credo di non essere sola a pensare queste cose e magari si potrebbe aprire un confronto un po' più genuino rispetto a questo difficilissimo momento. 
 
 


Informati: Mamma portami al nido!