Un papà al nido


Cronaca Bambina 
Oggi incontro Andrea papà del piccolo Daniele che tra solo qualche giorno compirà un anno. Daniele da circa una settimana frequenta il nido dopo un'ambientazione di soli tre giorni. E Andrea ci racconta la sua esperienza.

Che nido frequenta Daniele? 
E' un nido pubblico nel quartiere di Lambrate c'è anche la scuola materna accanto. 
Com'è andato l'inserimento?
Abbastanza bene, Daniele era già abituato a stare con altre persone ad esempio con i nonni. 
In quanto tempo è stato ambientato?
L'ho accompagnato per tre giorni. Al quarto l'ho lasciato. Dopo un breve pianto, mi sono fermato ad osservare dalla finestra, ho visto che si è messo a giocare e sono andato via più rilassato. 
Come avete vissuto il lockdown?
Siamo riusciti a lavorare entrambi da casa. Non è stato facile, ogni tot, o io o mia moglie, dovevamo interrompere il lavoro per dare attenzione a Daniela, per avviarlo ad un gioco... Ma tutto sommato in due, e avendo io un lavoro molto flessibile, siamo riusciti a reggere bene. 
Il bambino ha avuto particolari difficoltà?
Non direi. Quando è iniziato il lockdown Daniele aveva solo cinque mesi, non credo nemmeno se ne sia più di tanto accorto, mai moglie era ancora in maternità. Non ha patito più di tanto. 
Problemi con il sonno, con la pappa?
Con il cibo non ho notato niente di particolare. C'è qualche problema con sonno e veglia ma non credo sia dipeso dal lockdown.
Torniamo al nido come si è trovato lei papà?
Bene, le maestre sono davvero molto gentili. C'erano poche famiglie: cinque genitori, con cinque bambini per due maestre. Noi che inserivamo eravamo in una stanza, in un'altra c'erano altri bambini già inseriti. Un rapporto davvero privilegiato.
Ha trovato qualcosa che non si aspettava al nido?
In generale direi di no. Pavimento morbido, giochi sparsi. Un ambiente come ti aspetti che sia in un posto dove stanno bambini tanto piccoli.
Qualcosa l'ha colpito?
Si, il tavolo a semicerchio con al centro la sedia per la maestra. L'ho trovato notevole, una forma quasi naturale, per assistere a più bambini insieme. 
Un inserimento in tre giorni. Come hanno spiegato questi tempi le vostre educatrici?
A dire il vero nessuno ci ha spiegato la cosa. Nessuno si è posto il problema.
Quando se n'è andata al quarto giorno come l'ha vissuta? 
E' stato un po' traumatizzante lasciare Daniele a degli estranei. Per quanto avessi visto le maestre per tre giorni, per quanto mi sembrino persone molto dolci, gentili e tutto, alla fine sono sempre estranee. Quando l'ho sentito piangere... Diciamo che avrei preferito se non l'avesse fatto, ma ho visto, e anche le maestre mi hanno confermato, che in poco si è ripreso. Del resto mi aveva avvisato anche mia madre che sarebbe andata così!
Lei ha frequentato il nido?
Io, no, mia sorella, l'ultima della famiglia.
Sua madre le ha raccomandato il nido, ne ha parlato bene?
Mia madre  ha avuto un buon rapporto con l'asilo, è stata amica delle maestre per lungo tempo anche dopo che noi figli avevamo smesso di frequentarlo. Ma, no, non me l'ha raccomandato. Lei sostiene che il bambino fino ai tre anni sta meglio a casa con i genitori. Questo in un mondo ideale...
E lei cosa pensa?
Penso che se vincessi all'Enalotto lo andrei a prendere, mia moglie invece ci tiene a mandarlo al nido.
Si aspetta che Daniele impari qualcosa di nuovo al nido?
Forse ad essere più organizzato nel mangiare la pappa, sarebbe molto bello se regolarizzasse il sonno infine spererei che imparasse anche a giocare con gli altri bambini, dicono che fino ai due anni non ci siano molti rapporti tra compagni, ma chi può saperlo!