Ma i nidi sono luoghi sicuri? Focolai e varianti a Milano e Scandiano

 
collage bambino



Cronaca Bambina 
Milano: in una scuola d'infanzia e in un vicino asilo nido chiuso per un focolaio di contagi, si sono rintracciate, due nuove varianti: quella "inglese" e "sudafricana". Ieri nel comune di Scandiano (Reggio Emilia) 19 nuovi casi di contagio nel nido del centro. Per ora tutti bimbi e il personale coinvolto non presentano un quadro preoccupante, ma la situazione non è affatto "sotto controllo" , come il breve report dell'associazione Assonidi suggerirebbe. I nidi e le scuole non sono luoghi sicuri, perché luoghi sicuri in questo momento non ci sono, ma anche perché non sempre le norme di sicurezza sono davvero rispettate. Ma entriamo nelle notizie. 
Milano 
Agenzie di tutela per la salute (Ats) comunica che nella scuola d'infanzia 
"sono 17 i casi, di cui 2 di variante inglese (trovata in due educatrici). Tutte le sezioni sono in isolamento e faranno il tampone molecolare a fine quarantena". 
Nel nido invece i casi riscontrati sono 2: una educatrice e un bambino entrambi  con variante sudafricana nella medesima sezione. Sempre Ats rende noto 
"La sezione è in isolamento e farà il tampone molecolare a fine quarantena. Previsto anche per tutti i bimbi e tutto il personale. La circolazione di varianti virali- precisa ancora Ats- "E' in linea con quanto atteso in base alla situazione epidemiologiche che la ricerca attiva di infezione nei nuclei famigliari e nelle scuole frequentate dai contatti famigliari"   
 
Scandiano
Ieri nella piccola cittadina in provincia di Reggio Emilia un focolaio è stato individuato al nido d'infanzia "Leoni". Secondo i giornali locali il focolaio riguarderebbe una sezione di 15 bambini di cui 13 sono risultati positivi con un'educatrice. Bambini e personale sono stati sottoposti ai tamponi molecolari e saranno in isolamento almeno fino al 25 febbraio.   
 
Il repor di Assonidi
Elisabetta Rampazzo presidente dell'associazione qualche giorno fa in un intervista a PadovaOggi  dichiara:
Asili nido sicuri: lo conferma un'indagine di Assonidi Ascom svolta a febbraio
"Purtroppo il proliferare di dichiarazioni in tv da parte di esperti o presunti tali, sta mandando in fibrillazione le famiglie che, giustamente, ritenevano di avere trovato nelle nostre strutture, le risposte in termini educativi e di sicurezza. Dall’indagine, compiuta su un campione di un centinaio di asili nido associati all’organizzazione di Confcommercio, emerge che nella fascia 0-3 anni per il 68% delle strutture non ci sono stati casi, mentre per il 28,5% ci sono stati da 1 a 3 casi e i contagi sono avvenuti per lo più all’esterno della struttura. Nella fascia 3-6 anni l’82% delle strutture non ha avuto contagi e ove ci fossero stati contagi anche in questo caso sono avvenuti fuori dalla struttura. Di più: il 73% delle strutture non ha avuto contagi fra il personale dipendente ed il 13,6% ha avuto un solo dipendente contagiato e anche in questo caso i contagi sono avvenuti fuori dalla struttura".

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La denuncia dei sindacati di Milano  
Ma di certezze in queste momento ne abbiamo davvero poche anche perché dobbiamo imparare a conoscere le nuove varianti. 
Ad ogni modo quello che è certo è che non sempre le misure di sicurezza sono rispettate, come abbiamo più volte denunciato anche sulle nostre pagine. 
E se seguirle le regole non ci mette al riparo da tutto, è certo che aiuterebbe a contenere il virus, la paura e le sfiducia dei genitori che aumenta. 
In una nota i sindacati del Comune di Milano, Stefano Mansi di Rsu e Gianluca Cangini di Rls, già  il 12 febbraio, quando ha chiuso la scuola d'infanzia, avevano denunciato come 
 
"Il mancato isolamento di alcune educatrici sintomatiche la scorsa settimana, la mancata modifica dell'elevato rapporto numerico, fino a 24 bambini per sezione, la decisione di aumentare l'assembramento in sezione con diversi nuovi ingressi di bimbi verificatisi nelle ultime settimane, e la mancata effettuazione di uno screening con tamponi a tutte le educatrici presenti, ha provocato il contagio di ben 8 educatrici tra cui 2 risulterebbero ricoverate in ospedale" 
hanno poi chiesto "Immediata chiusura di tutta la scuola con comunicazione a tutti i lavoratori e i genitori della necessità di procedere a tamponi per conoscere la propria situazione riguardo al virus".  
 
 
Laura Branca