Riapertura della scuola e dei nidi. Parola a Michele Usuelli consiegliere e pediatra

 



Cronaca Bambina 
Oggi incontro il consigliere della regione Lombardia Michele Usuelli  di Europa+ per parlare della riapertura delle scuole, e dei nidi, ma anche per parlare di contagi e di salute dei bambini, Usuelli oltre che politico è anche pediatra e ha quindi uno sguardo profondo sulla realtà scolastica e la salute dei bambini.  


Scuole aperte, si, ma come?

Scuole aperte con tutti i protocolli e i controlli che possiamo mettere in campo nessuno escluso. Scuole aperte con grande alleanza tra genitori e corpo docente per garantire benessere ai bambini che non possono più stare a casa, magari soli per 12 ore al giorno, davanti ad uno schermo.
 
Come giudica l'ipotesi di introdurre dei tamponi per bambini e personale scolastico?
Tamponi rapidi direttamente a scuola con personale infermieristico di riferimento. Tamponi subito ai bambini che presentano sintomi e in caso di positività si potrebbe procede  tutta la classe. Questo sarebbe l'ideale. Così potremmo mantenere il tracciamento, senza perdersi in passaggi tra scuola, famiglia, pediatra, Ats e ritorno. Così potremmo isolare fin da subito piccoli gruppi ed evitare di chiudere tutta la scuola.
 
Oltre al tampone?
Controlli periodici, tracciamenti e poi continuare con i protocolli delle linee guida : distanziamento, mascherina, igienizzazione, attività all'aria aperta, aerazione continua dei locali, responsabili Covid solleciti... La scuola è sicura, come del resto ha dimostrato il robusto studio della professoressa Gandino è sicura. 
 
Tutto molto corretto ma tutto molto teorico e ideale..
Se manteniamo le regole, se ci concentriamo sui monitoraggio, e se continuiamo la vaccinazione c'è il tanto per procedere in sicurezza. La prima causa di contagio, ci sono studi che lo dimostrano, avviene quando cala l'attenzione alle misure di sicurezza.

Le regole sono ben dettagliate ma non sempre è stato possibile rispettarle e quindi?
Parliamoci chiaro la sicurezza al cento per cento non esiste e pretenderla significa inseguire una chimera. Dobbiamo tutti fare e pretendere, in questo periodo straordinario, risorse e impegno straordinari anche dal corpo docente, che del resto è stato individuato come la categoria che ha la precedenza per la somministrazione del vaccino. Stimo moltissimo gli insegnanti e accolgo le loro proteste ogni volta che comprendono gli interessi dei ragazzi e dei bambini. Detto ciò le regole si possono anche rivedere in caso non siano funzionali, ad esempio non è necessario che le pulizie siano svolte quando sono presenti bambini e personale educativo. Il contagio, ormai lo sappiamo, avviene prevalentemente per aerosol. 
 
Quindi maggiore impegno da parte degli insegnati?
Maggiore impegno da parte di tutti. Oggi ognuno di noi è chiamato a maggiori responsabilità. Anche i dipendenti sono chiamati ad assumersi responsabilità da dirigenti. 
 
Lei è pediatra come giudica questo aumento di autolesionismo e tentati suicidi da parte di bambini e ragazzi? 
Questa purtroppo è solo la punta dell'iceberg, la parte più evidente del malessere che stanno esprimendo i giovanissimi. Avremo modo di capire quanto ha lasciato in eredità questo periodo e questa chiusura che ha impedito uno sviluppo e  crescita armonica in un contesto sociale. 
 
E infine? 
Infine voglio invitare tutti gli insegnanti a fare il vaccino Astrazeneca con serenità e fiducia. E' sicuro. Abbiamo bisogno di ripartire e i vaccini sono un ottimo strumento che abbiamo a nostra disposizione.