Cosa succede nei nidi di Roma?


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Roma. A gennaio nidi e scuole d'infanzia si sono svegliate nel caos. Non è la prima volta che i servizi romani sono messi sotto pressione da tagli economici e mutamenti d'orario. Da pochi giorni si sono aggiunti anche pesanti modifiche contrattuali che vanno ad abbassare il salario e aumentano i carichi di lavoro.
Per la prima volta nella capitale le difficoltà dell'impiego pubblico si riescono a cogliere a colpo d'occhi. E' il lavoro pubblico e in generale i servizi rivolti ai cittadini ad essere penalizzati in modo squalificante. La modifica del contratto è stata lungamente dibattuta con sindacati, lavoratori e capi di distretto "messi nell'angolo e resi semplici spettatori" come dichiara un dirigente funzione pubblica della  Cisl.La giunta Marino è accusata di procedere sorda e cieca alle difficoltà di lavoratori che sono ben 24 mila. Ma cerchiamo di capire cosa succede nello specifico dei nidi. Abbiamo incontrato un'educatrice, Carla, che vuole mantenersi anonima per ovvi motivi. Carla ci racconta con rabbia e sfiducia cosa accadendo.


Come procede il lavoro?
Male. A tutte le ore  mi arrivano tanti messaggi da colleghe, che segnalano situazioni assurde... per intenderci, in un nido nel pomeriggio di ieri c'erano sei educatrici con 70 bambini"
La normativa regionale però impone un rapporto numerico diverso.
Non pare interessare troppo all'Amministrazione che pensa solo al risparmio economico. Non chiamare le sostituzioni fa risparmiare .
E al richiamo della legge l'amministrazione cosa rispondono?
Rispondono che si deve fare la media giornaliera e non calcolare il rapporto frontale 1/6 (1 educatore 6 bambini) come prevedeva il precedente contratto decentrato.
Non mi è chiaro può spiegare meglio?
Certo: se al mattino ci sono 4 educatrici per 10 bambini, al pomeriggio sono presenti 24 bambini per 4 educatori e la sera un educatrice con 20 bambini, nella media dell'arco della giornata, hai comunque mantenuto il rapporto corretto.
Non è un arrampicarsi sugli specchi?
A mio parere si, ma è quello che ci rispondono, quando facciamo presente i rapporti numerici. Questi sono gli stessi rapporti mantenuti nei nidi privati. Quando nell'arco delle giornata hanno 24 bambini, mettono 2 educatrici al mattino, e due la sera. Il rapporto giornaliero è mantenuto, la legge rispettata, ma la qualità non so dove vada a finire...
Parliamo di qualità, in questi giorni di grande caos come avete lavorato?
Male. Non si può con questi numeri garantire qualcosa di diverso che non sia la sorveglianza. Se ho dodici bambini da guardare e sono sola dovrò scegliere, faccio un esempio banale, di cambiare solo quelli che hanno grandi urgenze, gli altri dovrò tenerli bagnati finché mi sarà possibile trovare il tempo per cambiarli.
Secondo lei i genitori sono a conoscenza di ciò che sta accadendo?
Faremo presto un'assemblea generale, tutti i lavoratori, anche i più restii a questo punto sono davvero arrabbiati, coinvolgeremo anche i genitori. Come può capire, non si tratta solo di salario accessorio, si tratta di sicurezza e di qualità, così torniamo indietro nel tempo...ricordo quando i nidi venivamo a visitarli al nord... Roma ha avuto un grande incremento, abbiamo fatto un grandissimo sforzo di raggiungere qualità e quantità...e ora da una giunta che credevamo amica, ci è stato inferto un duro colpo!