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Cronaca Bambina "La petizione ha
avuto il pregio di coinvolgere oltre 35.000 insegnanti a ripensare al
loro lavoro in termini di salute,
prestigio e
previdenza e ha reso anche edotti i partiti" sugli
stessi temi. La petizione è stata lanciata da Vittorio Lodolo
D’Oria, uno dei maggiori esperti in fatto di stress e malattie
(che avevamo intervistato rispetto all’uso delle telecamere nei
nidi leggi qui).
E alla petizione è seguita una più recente lettera, inviata
il 4 gennaio, e indirizzata ai candidati. Oggi la lettera ha
avuto risposta. E le risposte sono state pubblicate in un lungo e
difficile articolo pubblicato sulla pagine della rivista Orizzonte
scuole. Vediamo insieme di cosa si tratta e quanto spazio si è
dedicato al mondo dei nidi d’infanzia.
Chi ha risposto e
chi non ha risposto alla petizione?
Per
Fi ha risposto l’onorevole
Elena Centemero dirigente
scolastico. La
Lega Nord
ha affidato
le risposte al
Senatore
Mario Pittoni,
giornalista.
Il PD
è intervenuto con Simona Malpezzi
docente di scuola superiore. Anche
la collega del M5S l’On
Sivia Chimienti è
un docente.
Non hanno
risposto alla
lettera, FDI, LeU. Massimiliano Amato del
Popolo della Famiglia
ha tanto apprezzato da chiedere a Lodolo di candidarsi con loro.
Cosa hanno
risposto?
Quasi
tutto hanno dato risposte positive alle tre domande. Sull’adeguamento
di stipendio richiesto, secondo i tariffari praticati nel resto EU,
alcuni sono stati vaghi. Invariabilmente tutti hanno criticato e
messo in evidenza la necessità di cambiare la riforma
Fornero sui
pensionamenti con diverse proposte. Invece sulla salute
dei docenti,
il discorso
merita un approfondimento diverso.
Il tema
più importante e urgente è la salute!
Riportiamo
dall’articolo “Non
abbiamo avuto la percezione che le controparti ritenessero
strettamente collegati i punti proposti che gravitano attorno alla
figura dell’insegnante: salute,
prestigio
e previdenza
rappresentano infatti le tre gambe del tavolo che si chiama
professione e devono essere rafforzate contemporaneamente. La salute
ha però la precedenza rispetto alle altre due voci, ma gli stessi
docenti non sembrano averne la consapevolezza puntando quasi
esclusivamente su retribuzione e previdenza. Basti qui ricordare che
il migliore trattamento economico in altri Paesi UE (Francia, Regno
Unito, Germania) non risolve i problemi di salute psichiatrici né
l’altissimo tasso suicidario tra gli insegnanti”.
Ma quanto
si parla di nidi?
Molto,
molto, poco. La lettera,
così come le risposte, dimostrano ancora una volta, come questo
segmento delle formazione educativa sia percepito come qualcosa di
distante dal resto della
scuola. La
sola a citare la parola "nidi" è stata la candidata del M5S Chimienti.
Per la
salute e sopratutto riguardo al burnout,
il nido
è stato più considerato nelle
risposte dei politici. Ma
gli scriventi, sottolineano che questa particolare preoccupazione,
non può e
non deve
riguarda solo i nidi, o più i nidi, rispetto ad altri segmenti
scolastici.
E si sottolinea come oggi, “le
malattie professionali degli insegnanti-siano-
psichiatriche all’80% secondo gli studi disponibili”
Per
leggere la petizione
qui
Per leggere tutte le
risposte e tutti i commenti è possibile leggere da qui
Per leggere la
lettera qui