Telecamere nei nidi? La Lombardia stanzia 600 mila euro








Cronaca Bambina La Regione Lombardia stanzierà 600mila euro per l’installazione di telecamere negli asili nido e altre 300mila euro saranno destinati alla formazione per chi lavora nei servizi per iniziative di prevenzione e contrasto ai maltrattamenti e o violenze.

Si tratta di un progetto di legge, approvato in agosto dalla giunta lombarda guidata dal leghista Fontana. La legge titola ‘Iniziative a favore dei minori che frequentano nidi e micro nidi’ . A settembre il testo verrà discusso in Consiglio regionale. La Regione risponde così a quello che considerata un’emergenza.
Tanti casi di maltrattamenti
Le cronache dell’orrore non sono mancate in questi ultimi tempi. In piena estate l’ex titolare del nido Baby World Bicocca, Enrico Piroddi è stato condannato, a tre anni di carcere per maltrattamenti, all’ex coordinatrice dello stesso nido, Milena Ceres, sono stati fissati sette mesi di reclusione, che si andranno a sommano ai due anni e nove mesi patteggiati nel rito abbreviato. Ma i casi di maltrattamenti sono stati molti quest’anno. Solo negli ultimi mesi ricordiamo maltrattamenti nei nidi della provincia di Pordenone, a Gavirate in provincia di Varese, a Colorno a Parma e infine a Napoli sono state indagate 4 maestre del Casertano.
La risposta della regione
L’obiettivo del testo presentato congiuntamente, dal presidente Fontana, e dall’assessore per le politiche famigliari Silvia Piani, ha il fine di tutelare i minori. L’assessore precisa anche che non si vuole tanto orvegliare il lavoro del personale, quanto piuttosto “fornire agli insegnanti anche strumenti per capire se ci sono situazioni di disagio all’interno della famiglia”. Per il 2018 e il 2019 è previsto il finanziamento di 150mila euro all’anno per formazione e informazione rivolte agli operatori e alle famiglie e 300mila euro per il 2019 e altrettanti per il 2020 che la Regione investirà per favorire l’installazione dei sistemi di videosorveglianza, in via sperimentale e su base volontaria.
Cosa prevede la legge?
Il progetto di legge prevede anche l’istituzione di una Consulta regionale con funzioni consultive e propositive rispetto alle linee di intervento. Presieduta dall’assessore regionale alla Politiche della famiglia Silvia Piani, ne faranno parte il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, il responsabile della protezione dei dati della Regione, rappresentanti di Ats, Asst, Anci e direzioni regionali in materia di politiche sociali, sociosanitarie, istruzione e formazione. Vi potranno partecipare, previa intesa, anche i rappresentanti del Tribunale per i minorenni e della Prefettura di Milano.
I precedenti
Il progetto di legge arriva a pochi mesi dalla presentazione (ad aprile scorso) di un disegno di legge che rilancia la proposta di implementare la videosorveglianza negli asili nido, nelle scuole d’infanzia e nelle strutture socio-assistenziali che ospitano persone anziane e disabili. Il testo però, trasmesso in Senato, non è giunto all’esame dell’Assemblea. Il disegno di legge “Disposizioni in materia di videosorveglianza negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia nonché presso le strutture socio-assistenziali per anziani, disabili e minori in situazione di disagio” sottolinea la necessità di colmare il vuoto normativo che non consente un’adeguata prevenzione del fenomeno e a causa del quale sono quasi esclusivamente le famiglie a scoprire e denunciare le violenze subite da anziani, disabili e bambini.
La formazione del personale
Il testo spinge anche verso la regolamentazione della formazione del personale, aspetto esaminato nel corso del dibattito della XVII legislatura “delineando i princìpi di una delega legislativa in grado di assicurare la verifica di requisiti che integrino l’idoneità professionale con una valutazione attitudinale, nonché la previsione di incontri periodici con lo scopo di individuare precocemente le eventuali criticità e le possibili soluzioni, favorendo la condivisione e la crescita professionale del personale”.