Una lettera del 2004

Questa lettera del 2004 firmata da collaboratori ed educatori dei nidi d'infanzia racconta, spiega, chiarisce come la questione dell'esternalizzazione del servizio sia un processo che viene da lontano.
E la domanda rimasta elusa dai candidati sindaco che è: "Da quale giunta sindacale sono partiti i taglio" forse trova qua una possibile risposta. Dal 2004 per cui da Guazzaloca, portata avanti da Cofferati e conclusa, almeno speriamo, con una brusca manovra da chi politico non è e deve fare i conti con un bilancio disastroso. Ho ridotto la lettera molto lunga rimando al link a chi volesse leggerla per intero.   

 Bologna, 23 Ottobre 2004

Lavoriamo negli asili nido del Comune di Bologna ormai da molti anni contribuendo alla crescita qualitativa del servizio offerto dal Comune.
Le novità degli ultimi mesi, forse non così chiare ci hanno portato a riflettere su ciò che sta o potrebbe accadere.

Le modifiche introdotte in aprile alla legge regionale n.1/2000 proseguono ed accelerano i processi di concessione/cessione ai privati nella costruzione e gestione di nidi nonché introducono nuove sperimentazioni (es. educatore familiare, utilizzazione della stessa struttura per più tipi di servizio ecc.)

Nel mese di giugno 2004 si è costituito il CONSORZIO KARABAK formato da CADIAI, MANUTENCOOP, SOCIETA’ DOLCE, CAMST, CIPEA che costruirà e gestirà nuovi nidi privati che apriranno a settembre 2005… per adesso sono due nidi. Naturalmente non ci saranno le cucine interne, da sempre fattore indiscusso di elevata qualità dei nidi comunali!
Nuovi processi di privatizzazione sono così realistici che il contratto integrativo aziendale firmato il 30 maggio 2004 da CGIL, CISL e UIL al primo articolo affronta i "trattamenti" da applicare ai dipendenti esternalizzati.
Il 13 settembre è stato finalmente presentato il programma della nuova Giunta (Cofferati) questo programma conferma tutti i progetti della precedente Giunta (Guazzaloca): dai buoni per le famiglie ai finanziamenti ai nidi privati e oltre….
Le procedure di accreditamento permetteranno al Comune di finanziare la nascita di nuovi nidi privati. Questo progetto è così importante per il Comune che senza coinvolgerci preventivamente ha deciso per noi l'argomento dell'aggiornamento obbligatorio… è la prima volta che succede!!!
Benché a maggioranza avessimo respinto, con un referendum indetto da RdB, l'accordo di luglio 2003 (tanto che la CGIL ha ritirato la firma) che prevedeva l'aumento della capienza dei nidi si è proceduto in tal senso, anzi quell'accordo doveva essere "transitorio" è a quanto pare diventato definitivo visto che anche per quest'anno scolastico è stato riconfermato.
Tutto ciò senza avviare un confronto con noi lavoratrici e le nostre organizzazioni sindacali.
Gradiremmo molto un franco confronto soprattutto basato sui fatti, che ponga al centro le conoscenze, le capacità e i diritti chi nei nidi ci lavora quotidianamente.


Educatrici e collaboratrici dei nidi comunali