Lunedì in Consiglio comunale è stato approvato un Ordine del giorno promosso da Francesco Errani consigliere del Pd. La faccenda riguarda direttamente scuola e servizi educativi.Si tratta di investire le somme recuperate dalla lotta
all'evasione fiscale sulla scuola. Un primo passo per trovare una possibile soluzione al calo di risorse, un primo passo che guarda lontano con un'idea a lunga progettazione. Abbiamo incontrato Errani sul tema.
Da dove parte questo
progetto?
L'idea è nata durante i
lavori della VI Commissione Istruzione e Cultura, in udienza
conoscitiva con genitori e insegnanti, per discutere di scuola e
servizi educativi, per capire cosa può fare il Comune di Bologna in
una situazione così delicata e drammatica. Come conseguenza dei
tagli agli Enti Locali che mettono in ginocchio tutte le
Amministrazioni, diminuisce la possibilità di rispondere alle
richieste dei cittadini. Ci siamo detti, se chiude un nido colpiamo
le donne, il lavoro femminile. Se si riduce la scuola, riduciamo gli
apprendimenti, la possibilità per chi ha più bisogno.
La proposta che ho
avanzato è di far emergere il più possibile l'evasione che in
Italia risulta molto radicata, determinata principalmente dalla
diffusione del lavoro nero e dall'evasione dell'iva. La Regione
Emilia-Romagna, in questo complesso e poco edificante scenario,
risulta tra le più virtuose e Bologna è in testa nella lotta
all'evasione. L’idea e’ di incentivare la collaborazione di tutti
i cittadini, vincolando le risorse recuperate a servizi
specialistici, quali appunto quelli della scuola.
Quanti capitali sono
stati recuperati fino ad ora?
La legge da ai Comuni il
100% dell’evaso. La collaborazione tra Agenzia delle Entrate e
Comuni dell’Emilia Romagna ha portato, nei primi 6 mesi del 2011, a
ben 10.963 segnalazioni, per un totale di 4,7 milioni di euro già
riscossi. Bologna con 1.083 segnalazioni è il Comune più virtuoso
ed è al primo posto per volume di soldi recuperati dall’evasione,
anche se oggi solo 144 mila euro sono le risorse che ha incassato
contro i 1,5 milioni riscossi dall’Agenzia delle Entrate.
In che tempi si pensa
di poterli recuperare e reinvestire?
Non è possibile inserire
oggi le somme recuperate dalla lotta all'evasione nel bilancio
comunale (la stessa scelta è stata fatta anche a livello nazionale),
in quanto non sono certi i tempi di restituzione ai Comuni delle
cifre recuperate dall’Agenzia delle Entrate, ma è un passo verso
la direzione giusta. L'approvazione in Consiglio dimostra la volontà
dell'Amministrazione di difendere la qualità dei servizi,
rafforzando la lotta all’evasione anche grazie anche al
coinvolgimento dei cittadini.
Dopo questa
approvazione in Consiglio, qual è l'iter?
Il Consiglio ha approvato
un indirizzo e dovrà controllare l'attuazione. La Giunta, in
particolare l’Assessore al Bilancio, dovrà mettere in pratica la
decisione costruendo gli strumenti idonei per rafforzare la
collaborazione con l'Agenzia delle Entrate e investire le somme
recuperate sulla scuola.
Vorrei però porre
l'attenzione anche su un altro aspetto che mi sta particolarmente a
cuore. Questa proposta chiede anche una maggiore trasparenza per
permettere ai cittadini di verificare direttamente come ogni soldo
recuperato verrà reinvestito in migliori servizi educativi.
Altra notizia importante
e’ la scelta fatta anche dal Pd nazionale. Francesca Puglisi,
responsabile Scuola Pd, ha sposato la proposta e l’ha rilanciata a
livello nazionale.