Bologna ha davvero bisogno di nidi più aperti?

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Non ho controllato tutto, ho fatto solo una rapida ricerca sul territorio del bolognese cercando di capire oltre ai servizi pubblici, quelli che aprono alle 7,30 del mattino fino alle 18, cosa offrisse il mercato. E ho scoperte cose davvero interessanti. I nidi gestiti dalle cooperativi Dolce e Cadia, le principali cooperative della nostra zona, offrono tanti e diversi pacchetti orari. In qualche struttura ho chiamato interessandomi al servizio e ho trovato normalmente molta professionalità. Ma procediamo con ordine. I nidi che ho selezionato, offronto quasi tutti aperture extra per le vacanze di Natale e Pasqua, alcuni sono aperti anche in agosto. Molti offrono la possibiltà di fare sei giorni su sette. C'è anche il nido, che volendo, può riaprire la domenica, a Casalecchio. Tanti danno la possibiltà di fare feste a pagamento la domenica, una bella comodità per i genitori che hanno la certezza di fare feste in luoghi sicuri. Ma parliamo di numeri tanto per essere più precisi. In città ci sono 82 nidi, 33 sono in convenzione e possono garantire orari più flessibili. Ci sono nidi che danno la possibilità di frequentare a seconda delle essigenze lavorative dei genitori la mattina o il pomeriggio... e se l'educatrice del nido Piccolo (gestito da Dolce) mi avvisa che comununque il bambino ha la necessità di pianificare un calendario settimanale per dare continuità d'orario al piccolo, la voce che mi risponde per il KinderHause mi dice che di giorno in giorno si può scegliere.
Insomma come spesso capita il privato non è tutto uguale e non sempre la qualità è la medesima. In generale mi pare che Bolgona possa offrire una buona rete di orari e calendari flessibili, anche se sono pochi i nidi che offrono la cena, sono incappata forse in tre nidi che lo fanno... ma quello che mi risulta strano è che moltissimi di questi servizi a metà settembre, sebbene in convenzione, abbiano ancora posti disponibili e non sempre per due o tre, ma anche per 15, o 20... E la domanda che mi pongo è ma il sindaco Merola e la vicepresidente regionale Gaulmini sono certi  che Bologna abbia tanta necessità di nidi più aperti e più flessibili?