Cronaca
cittadina. L'asilo
Olivetti chiude. Chiude per lavori di ristrutturazione. Chiude per tre anni, ma forse per più tempo...Per ristrutturarlo ci vogliono 1,7 Mln, forse 3...E sono tante le domande che abbiamo rivolto all'assessore Augusto Vino sulla questione: dove
verranno ricollocati i bambini? E il
personale ? In che tempi? le certezze sono molte poche e il tutto pare molto confuso.
Ma una certezza rimane c'è: la chiusura. Il resto è tutto molto difficile. All'opposizione e alla cittadinanza il compito di vigilare con occhi e orecchi ben aperti, perché se il nido Olivetti è un bene comune per
i cittadini e i bambini della città, lo è anche per il paese intero. L'asilo Olivetti ha un
interesse artistico, storico e sociale, visto che aprì nel
'40 molto prima di qualsiasi altro nido, è un po' il simbolo di tutti i nidi d'Italia.
Sono 101 i
bambini che oggi frequentano il nido Olivetti. Dove saranno
ricollocati?
Stiamo valutando di
trasferire i bambini in alcune scuole d'infanzia dove in questi anni
si sono avuti meno iscritti.
Avete intenzione
di "smistare" i bambini in più strutture?
Si, non abbiamo una
struttura abbastanza ampia per ricollocarli tutti insieme. Al momento
stiamo valutando 4 strutture. Mi preme però fare una precisazione.
Quale?
Non sono 101 i
bambini, ma solo 55. Alcuni a settembre sarebbero comunque andati
all'infanzia. In ogni caso nei prossimi mesi riceveremo le nuove
iscrizioni, e riteniamo di poter avere un numero di iscritti grosso
modo pari alle presenze odierne.
I lavoratori del
nido saranno tutte ricollocati?
Ci stiamo lavorando.
Tenteremo di mantenere lo stesso servizio che abbiamo oggi.
Uguale ma diviso?
Uguale nella qualità
offerta. Manterremo il progetto educativo e tenteremo di dare
continuità educativa, per quanto possibile.
Avete aperto le
liste d'iscrizione per settembre?
Si, circa 15 giorni
fa. Capiremo anche in base alle domande, quanti bambini ci dovremmo
collocare.
Due anni fa i
tecnici del comune hanno verificato lo stato dell'immobile.
Inizialmente si è ipotizzata una spesa, per la ristrutturazione, di
circa 1,7 mln. Poi la verifica dell'immobile è stata affidata ad un
altro soggetto privato che ha valutato circa 3 mln di spesa. In tutto
questo tempo però non è stato prodotto un documento di fattibilità.
Come mai?
Cosa vuole che le
dica.. non sono esperto in materia di edilizia, ma credo che tempi
tanto lunghi, indichino anche una particolare attenzione, ad un
edificio che non è un edificio qualsiasi, ma è un patrimonio
tutelato dalla sovrintendenza dei beni storico e artistici.
Comunque in questi giorni, ci è stato consegnato lo studio di
fattibilità che ha richiesto una serie di approfondimenti ed
indagini ad hoc.
A chi è stato
affidato lo studio di fattibilità?
Ad uno studio di
esperti.
Il nome?
In questo momento
non ricordo, ma non mi pare così importante. E' una procedura
consolidata, pensi poi che l'asilo e altri edifici dell'industria
Olivetti sono stati candidati dal Ministero dei Beni Culturali e
dalla Città di Ivrea come patrimonio dell’umanità. Tra un anno
ci auguriamo che possano aver ricevuto il riconoscimento dall’Unesco.
Ci vuole quindi particolare attenzione.
Un nido nuovo in
Italia ha un costo medio per l'edilizia di 1,2 MLN. La
ristrutturazione in questo costa più del doppio. Come mai tanto in
più?
Non sono cifre
paragonabili, non stiamo parlando di un nido nuovo, ma della
ristrutturazione di un edifico molto particolare, è difficile aver
termini di paragone.
Nei lavori
necessari si evidenzia lo smaltimento di amianto. Fino ad oggi il
nido era sicuro?
Certo che si. L'amianto è stato rintracciato nei pluviali che
corrono all’interno delle pareti, in una situazione quindi di
sicurezza, essendo completamente confinati, ma visto che dobbiamo
ristrutturare, è ovvio, che smaltiamo anche l'amianto.
I tecnici del
comune non controllano gli edifici tutti gli anni? Come mai non si
sono accorti prima dello stato dell'edificio?
Controllano tutti
gli anni quando, per i lavori estivi che facciamo quando gli edifici
scolastici sono chiusi è vero, ma per piccoli lavori ordinari, qui
si tratta di ben altri lavori.
Il nido rimarrà
nido?
La nostra volontà
politica è certamente questa. Il mandato della nostra giunta,
terminerà tra poco più di un anno, per cui il bando per l'appalto
dei lavori, verrà presumibilmente redatto da altri.
E' il solo nido
pubblico in città?
Si, e fino ad ora è
bastato, da diversi anni non abbiamo liste d’attesa. Ivrea è una
piccola realtà. Noi auspichiamo che il nido rimanga tale.
Infine la spesa
della ristrutturazione spetta solo al comune?
Al comune spetta la
responsabilità dei lavori. Ci auguriamo che altri soggetti, come ad
esempio le fondazioni bancarie, tanto per fare un esempio, scelgano
di investire in questa importante opera che è un bene comune non
solo per Ivrea.