Soffocamento, il pediatra : "indispensabile conoscere le manovre di disostruzione". Dialogo con Alberto Ferrando
Probabilmente non esiste genitore, nonno, educatore ed insegnante che non abbia avuto paura, almeno una volta, di trovarsi di fronte ad un bimbo a rischio di soffocamento. Cosa bisogna fare in questi casi? Agire presto e in maniera adeguata. La risposta di per se può sembrare banale ma in caso di ostruzione delle vie aeree un intervento efficace e tempestivo può salvare una vita. Le manovre di disostruzione pediatrica dovrebbero essere apprese da tutti - ci spiega in quest'intervista Alberto Ferrando, pediatra e presidente dell'associazione pediatri liguri - perché nessun sistema di emergenza è in grado di intervenire entro i primi 4-5 minuti da un soffoccmento. Tra le paure dei genitori c'è spesso quella di non essere in grado di intervenire a causa del panico che una situazione come il soffocamento del proprio bambino può provocare; una paura su cui occorre rassicurare - spiega ancora il medico - perché l'esperienza insegna che chi conosce le manovre è generalmente in grado di applicarle correttamente.
In Lombardia è stato realizzato un video sulle manovre di disostruzione pediatrica che saràdistribuito in tutti i nidi e le scuole per l’infanzia. Come giudica questa iniziativa?
Sicuramente positiva se è inserita in un percorso operativo strutturato e strutturale. A volte, si attuano iniziative “spot” come, per esempio, la presentazione a scuola di un filmato o si presenta la manovra di disostruzione ma poi non si da un seguito e l’iniziativa rimane isolata. Lodevole l’iniziativa della Regione Lombardia che sarà diffusa a tutte le scuole. Personalmente proporrei in contemporanea o in una seconda fase una dimostrazione pratica, su manichini, ricordando che l’apprendimento è ben diverso se si vede o se si fa: “se sento dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco” dice una vecchia massima attribuita a Confucio. Il sistema potrebbe essere quello di formare personale scolastico per consentire una formazione a cascata di altri nei vari istituti. Poter disporre di personale interno preparato consentirebbe di compiere manovre di “retraining” e anche di inserire i corsi nella didattica curricolare degli alunni. Un progetto spontaneo tra pediatri e scuole è in atto in alcune scuole a Genova, anche se in Liguria non esiste una legge regionale né un’iniziativa strutturata a livello comunale o regionale.
Nel commentare ilpost apparso sul nostro blog lei ha suggerito di insegnare al personale di nidi e materne la manovra su manichino. Perché?
Suggerisco nidi e scuole materne in quanto il soffocamento da corpo estraneo è più frequente nei primi anni di vita ma, come ho già detto, l’insegnamento della manovra è da portare a livello di tutte le scuole. E’ indispensabile che la manovra venga insegnata a tutto il personale della scuola docente, non docente e addetti alle mense in quanto i bambini passano ormai la maggior parte del tempo in comunità. In molte realtà i pediatri di famiglia spiegano ai genitori , ai nonni e alle baby sitter come fare la manovra antisoffocamento ma bisogna arrivare a diffonderla in tutte le sedi ove si trovano i bambini…anzi in tutte le sedi in quanto un soffocamento da corpo estraneo può avvenire ad ogni età e non solo nell’infanzia. A rischio sono tutte le persone affette da disabilità e i soggetti anziani.
Perché in caso di ostruzione delle vie aeree è importante agire tempestivamente?
L’arresto cardiaco avviene dopo pochi minuti dall’arresto respiratorio. Se non si interviene nei primi minuti la mancanza di afflusso di sangue, e quindi di ossigeno, al cervello determina dei danni irreversibili a carico del sistema nervoso centrale. Dopo 4-6 minuti di arresto cardiaco iniziano le lesioni irreversibili e dopo 10 minuti i danni sono irreversibili e gravi e le possibilità di una ripresa sono pressoché inesistenti. Per questo motivo è fondamentale che tutti imparino le manovre antisoffocamento perché nessun sistema di urgenza/emergenza potrà intervenire entro i primi 4-5 minuti da un soffocamento o da un arresto cardiaco.
Quali sono le cause più frequenti di ostruzione e quale l’età più a rischio?
L’età più a rischio sono i primi 4-5 anni di vita e il rischio aumenta nuovamente nei soggetti con l’aumentare dell’età. Le cause più frequenti,oltre l’80%, sono rappresentate dal cibo ma anche i giocattoli rappresentano un pericolo per i nostri bambini.
Lei promuove e partecipa spesso ad incontri con genitori. Quali sono i dubbi e le richieste che incontra più frequentemente?
Ogni settimana organizzo almeno due incontri con genitori, insegnanti e persone che quotidianamente sono a contatto con i bambini. Il dubbio manifestato più volte è quello di non essere in grado, in quei momenti, di reagire in maniera adeguata e di farsi “prendere dal panico”. A questi timori cerco di rispondere alle persone tranquillizzandole, facendo presente che, in base alla mia esperienza e a quella di altri operatori, tutti coloro che si sono trovati di fronte ad un soffocamento e che avevano partecipato di persona ad un corso, sono state in grado di attuare correttamente la manovra. E’ normale che dopo l’”atto eroico” molti di loro siano provati e sotto stress. Fare un corso di persona è ben diverso da vedere solo un video, anche se, in alcuni casi, anche la sola visione si è dimostrata di utilità e ha consentito di salvare una vita.
Quale consiglio può dare ai genitori che non conoscono le manovre di disostruzione? Perché è importante essere preparati?
Il consiglio è di partecipare ad un corso che consenta non solo di vedere ma di fare personalmente la manovra. Un primo passo, nel frattempo, può essere quello di vedere dei filmati e, in questo senso, ben venga il video che verrà distribuito a Milano. Importante, ci tengo a sottolinearlo, è che il video venga anche accompagnato da una parte pratica, con l’esecuzione della manovra su manichino.
Le foto e i video che accompagnano quest'articolo sono stati gentilmente messi a disposizione dal dott. Alberto Ferrando a cui appartengono. Potete trovare altri filmati a questo indirizzo