Una giornata decicata alla Buona Scuola e l'intervento di Lorenzo Campioni

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Cronaca Bambina. Oggi a Bologna è stata presentata la Buona scuola, la legge 107 2015, da tre relatori. Mario Maria Nanni, Dirigente Tecnico dell’Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna, Lorenzo Campioni, pedagogista del Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia e Gino Passarini, del Servizio Politiche Sociali e Socio Educative della Regione Emilia-Romagna. Gli interventi sono stati corposi e densi di informazioni e hanno offerto spunti di riflessione.

Il dirigente Mario Maria Nanni ha fatto una panoramica su tutti i decreti legislativi. Ha sottolineato punti di luce e ombra mettendo in rilievo alcune difficoltà e il tanto lavoro che ancora c'è da fare. Il Decreto 59 "Sarà quello che avrà il più forte impatto sulla scuola" ha dichiarato il dirigente Miur "Si interviene sul riordino del sistema di formazione, di valutazione e sull'abilitazione dei docenti". Il nuovo sistema prevede che il personale sia selezionato dopo tre anni di una sorta di tirocinio e formazione. "Per questo si dovranno prevedere anche delle modifiche contrattuali- ha spiegato Nanni- per normare i diritti e i doveri dei lavoratori durante i tre anni". Sono molti i temi su cui si dovrà ragionare attentamente, non ultimo anche i criteri con cui si valuterà il personale durante gli anni formativi.
Decreto 60  Che verte sulla promozione delle arti e della creatività dalla scuola d'infanzia fino al ciclo secondario. Sono molti i passaggi necessari per approdare ad una definizione  "E' particolarmente difficile capire come si concretizzerà" commenta Nanni.
Decreto 61  Sull'istruzione secondaria degli istituti professionali. "Il decreto pone grandi problemi. Ad oggi sono incerte le capacità programmatiche delle scuole".
Decreto 62 Cambia l'esame delle scuole secondarie. "Si alleggerisce e perde alcune prove". Ad esempio la prova delle due lingue studiate si comprime ad una sola prova. La commissione valutativa sarà interna e la prova invalsi sarà d'obbligo, ma non conterà per la valutazione finale. All'esame sarà valutato maggiormente il percorso dello studente lungo tutto il ciclo formativo e peserà meno il giudizio dell'esame stesso. Allo studente sarà chiesto di relazionare sul percorso scuola-lavoro e l'utilizzare un PC. "La scuola- fa notare Nanni. dovrà dotarsi di più strumenti perché oggi non è sempre adeguatamente fornita".   
Decreto 63  diritto allo studio in relazione ai servizi alla persona, quali ad esempio, la mensa e il trasporto. Il decreto contempla anche il potenziamento alla carta dello studente.
Decreto 64 sull'inclusione alla disabilità. Le modifiche riguarderanno le attribuzioni degli organici, i titoli di studio richiesti e saranno previsti nuovi gruppi di lavoro non più provinciali ma territoriali. "Anche per questa attuazione i contratti dovranno necessariamente essere rivisti - spiega Nanni.
Le modifiche che l'impianto della 107 porta sono tantissime e ad oggi, a pochi mesi dalla fine legislatura, c'è da chiedersi quanto di questo enorme lavoro potrà davvero realizzarsi nei fatti.
L'intervento di Lorenzo Campioni Il decreto 65  (quello sullo 0-6) è stato affrontato dal pedagogista del Gruppo Nazionale Nidi Lorenzo Campioni. Una relazione equilibrata tra ragione e passione. Il Gruppo Nazionale, lo ricordiamo, è stato uno dei maggiori promotori della legge 0-6 che si è trasformata tante volte nel tempo: dal testo di legge 1260, si è passati al riassunto di un comma della legge 107 e infine al decreto 65.   
Lo 0-6 e l'atteggiamento pedagogico Un ringraziamento è andato alla Senatrice Francesca Puglisi "Accade raramente che un politico faccia seguire i fatti alle parole. L'Onorevole Puglisi l'ha fatto e bisogna riconoscere questo lavoro" Campioni ha poi fatto alcune osservazioni "La nostra categoria ha avuto uno sguardo, rispetto alla legge 107, molto poco pedagogico. E' stato detto tutto, il contrario di tutto, e in molti hanno voluto allontanare la legge, respingerla. Questo atteggiamento, a mio parere, è frutto d'ignoranza. In questi anni il disinvestimento crescente e l'abbandono del corpo docenti, sopratutto per quel che riguarda la scuola d'infanzia statale, ha lasciato in eredità molta ignoranza. Questa ignoranza è ben visibile in questa reazione. Noi però dobbiamo ricordarci di essere pedagogisti e professionisti dell'educazione, e in quanto tali, dovremmo cercare di essere sempre gli avvocati e i difensori dei diritti dei bambini. La battaglia che ha visto la riduzione delle ore di lavoro che, da 40, sono diventate poco più di 20, non ha fatto il bene dei bambini! Ha fatto solo gli interessi dei lavoratori e la gloria dei sindacati. Ai bambini questa riduzione è costata la compresenza."
0-6 una legge nazionale partita dalla regione Emilia Romagna Campioni ha sottolineato come il legislatore nazionale abbia "dato ragione" alla regione Emilia Romagna. La regione aveva già indicato la via della riforma applicando gli stessi principi sul proprio territorio.
0-6 una legge che non ha ancora unità nazionale La legge pur dando una visione nazionale ai servizi educativi ha dovuto mantenere alcune competenze alle regioni. Questo significa che ancora oggi ogni regione sceglierà, ad esempio, quanti metri quadrati di spazio un bambino avrà a disposizione in un servizio educativo o che rapporto numerico ci sarà tra educatori e bambini... "Se c'è in giro ancora un po' di saggezza magari le regioni riusciranno a trovare un accordo che crei disposizioni nazionali" ha auspicato Campioni.
La regione Emilia Romagna e il sistema 06: parola a Gino Passarini L'ultimo intervento di una lunga maratona sulla Buona Scuola è stato articolato da Gino Passarini che dopo l'intervento "quasi profetico" di Campioni è tornato a trattare numeri e statistiche.
Come sta la regione ER Anche nella regione ER, dove le cose sono sempre andate bene, da qualche tempo vanno un po' meno bene. Siamo di fronte ad un leggero calo dell'offerta dei servizi, ad un calo generale delle nascite e infine ad un calo delle iscrizioni ai servizi. In alcuni contesti territoriali risultano ancora liste d'attesa, in altri, si registrano posti vacanti. In un quadro a saldo negativo (che si registra anche a livello nazionale) i recenti stanziamenti  da parte dello Stato risultano particolarmente utili. La regione è già attiva con una modifica alla legge del territorio Nella legge regionale si pone attenzione allo stress del lavoratore. Come? Controllando prima dell'assunzione le possibili condanne e o  un patteggiamento per maltrattamenti "Spesso di fronte ad episodi di maltrattamento o violenza si ritorna al tema dell'installazione di telecamere. Questo mette in crisi e pone sfiducia  tra i servizi e le famiglie. Noi puntiamo sull’attenzione del personale- dichiara Passarini- con strumenti di prevenzione che potranno anticipare situazioni del genere." 
Autorizzazione e accreditamento Se l'autorizzazione è già stata definita, nel nuovo testo di legge regionale, si sta lavorando anche con un gruppo di  rappresentanti (pubblici-privati) per l'elaborazione e la definizione dell'accreditamento, già prevista e mai attuata fino ad ora. Le individuazioni di standard, le ore di formazione, saranno valutate tramite l'autovalutazione "che non sarà autoreferenziale" sottolinea Passarini. 
 20 mln per l'infanzia: dove e come? La  priorità va allo 0-3 il tratto educativo più bisognoso in questo momento e le risorse andranno in particolare alla gestione, alla qualità e al contenimento delle rette.  Infine la mattinata si è conclusa con un bilancio che vede la salute del sistema 06 non in ottime condizioni ma con la possibilità di stare meglio, visto anche i nuovi finanziamenti ormai arrivati in via definitiva.