Cronaca Bambina L'idea, alquanto accattivante, arriva da Messina e più esattamente dal consigliere comunale Libero Gioveni, che attraverso una nota afferma che "molti problemi sarebbero appianati se gli asili nido fossero considerati servizi obbligatori per legge". Il problema che si trova ad affrontare Messina non è di poco conto, perché la Pubblica Amministrazione ha incassato solo 44.000 euro di rette a fronte di 526.000
euro di costi spesi nel 2016. Secondo il consigliere la trasformazione è possibile. Vediamo come e perché.
Il problema sono le rette
Nel 2016 a Messina il costo dei servizi è stato coperto solo per il 8,37%. Non raggiunge la
percentuale del 36% sulla compartecipazione complessivi nei
servizi a domanda individuale.
La proposta
Il consigliere Gioveni torna nuovamente alla carica, con il nuovo assessore al Bilancio Vincenzo Cuzzola, facendo presenta la sua proposta, convinse l'ex assessore Eller. La proposta è considerare gli asili nido dei
servizi essenziali e non più a domanda individuale.
Le norme di riferimento
Secondo Gioveni alcune norme della giurisprudenza farebbero presumere questa possibilità. Elenchiamo di seguito leggi e riferimenti
– Legge n. 146 del 12 giugno 1990 art. 1
comme 2/d (…sono considerati servizi pubblici essenziali per quanto
riguarda l’istruzione… gli asili nido…), sostenuta dall’Accordo
Nazionale del 15 gennaio 2012 della Commissione di Garanzia dell’attuazione della Legge sullo Sciopero nei servizi pubblici essenziali all’art. 7 comma 1/b;
– Legge n. 42 del 5 maggio 2009 art. 21 comma 3/c (…per i Comuni sono da considerare funzioni essenziali quelle di istruzione pubblica ivi compresi i servizi per gli asili nido.,.);
– Legge Delega Federalismo Fiscale del 2011, tabella 2.1 (…funzioni fondamentali per Comuni e Province: funzioni di istruzione pubblica, compresi asili nido…);
– Quadro Strategico Nazionale (QSN) 2007-2013 (…la diffusione sul territorio degli asili nido rappresenta una delle componenti essenziali nell’attuazione delle politiche volte alla conciliazione degli impegni casa-lavoro…).
– Legge n. 42 del 5 maggio 2009 art. 21 comma 3/c (…per i Comuni sono da considerare funzioni essenziali quelle di istruzione pubblica ivi compresi i servizi per gli asili nido.,.);
– Legge Delega Federalismo Fiscale del 2011, tabella 2.1 (…funzioni fondamentali per Comuni e Province: funzioni di istruzione pubblica, compresi asili nido…);
– Quadro Strategico Nazionale (QSN) 2007-2013 (…la diffusione sul territorio degli asili nido rappresenta una delle componenti essenziali nell’attuazione delle politiche volte alla conciliazione degli impegni casa-lavoro…).
Nidi servizi essenziali
Se i nidi fossero considerati servizi essenziali i benefici sarebbero molteplici e non solo per il Comune di Messina ma a livello Nazionale.
Intanto le famiglie non sarebbero più investite alla partecipazione della spesa, in buona sostanza, non avrebbero più rette da pagare. E lo Stato dovrebbe offrire un posto al nido a tutti i bambini, con investimenti di ingenti somme per la costruzione di nuove strutture e l'assunzione di tanto personale. Sarebbe davvero un cambiamento epocale, già stato tentato, e che per ora non è riuscito ad affermarsi.
Fonte messinaMagazine