Per i ritardatari arriva il Bonus Nido integrativo. Scadenza 31 marzo


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Cronaca Bambina. Non avete fatto in tempo a domandare il Bonus Nido 2017? Niente di grave non siete i soli. I genitori ritardatari, secondo INPS, sono stati tanto numerosi, che le domande si sono riaperte per l’ultimo quadrimestre 2017. Le richieste vanno presentate presso l’INPS entro il 31 marzo. Il bonus di 1000 euro, copre la cifra esatta di 90,91 euro mensili. L’Istituto di previdenza ha predisposto una nuova funzionalità per integrare la domanda . Vediamo come.

Bonus asilo nido: cos’è?

Piccolo riassunto dei bonus precedenti. Il bonus nido è di 1.000 euro annui. Ha due finalità e viene erogato per sostenere:A il pagamento della retta per la frequenza un asili nido pubblico e privato autorizzati oppure, B: per il sostegno di supporto presso l’abitazione a favore di bambini affetti da gravi patologie croniche che non possono frequentare un servizio. Il contributo è erogato in 11 mensilità, vale circa 90 euro al mese. L’importo che rappresenta anche il massimo mensile è erogabile soltanto dietro presentazione della ricevuta di spesa. 
Perché si rinnova la possibilità di fare domanda?
Dopo il termine del 31 dicembre l’Inps, dichiara, di aver ricevuto talmente tante richieste di riesame da parte dei genitori da aver predisposto una funzionalità ad hoc che consente d’integrare la domanda originaria relativa ai mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre 2017, anche da parte di richiedenti che abbiano omesso di indicare le relative mensilità in domanda.

Come domandare il Bonus Nido?

L’agevolazione per gli asili nido è stanziata in 11 rate mensili da 90 euro per ogni retta pagata e documentata. Il discorso cambia per l’assistenza domiciliare: in tal caso: “il bonus è riconosciuto in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche . La somma di 1.000 euro, in questo caso, è erogata in un'unica soluzione.
Il Bonus Nido si richiede online
Per inserire le mensilità “aggiuntive” bisogna entrare nell’area riservata, online, accedendo al menù “Allegati Domande”. Dopo aver selezionato la domanda da integrare e la tipologia di documento da inserire (fattura), risulteranno visibili, oltre ai mesi già richiesti in domanda, i mesi non inseriti che sono evidenziati in rosso. I mesi sono: settembre, ottobre, novembre e dicembre. Come detto, c'è tempo fino al 31 marzo.

Fonte Ipsoa