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Cronaca
Bambina Le educatrici dei nidi di Torino scendono in piazza e
sono agguerrite. Si ritrovano per manifestare e denunciare le tante
criticità presenti nei servizi. Il problema principale, ormai da tempo, è la
carenza costante del personale nei nidi ma anche nella scuole d'infanzia. La questione è complessa. Il comune infatti è impossibilitato ad assumere. Un problema “ereditato” dalle precedenti giunte che rende la vita
lavorativa del personale che opera nei nidi molto difficile, mentre la
qualità offerta cala. Lunedì 18 giugno si avvia l'ennesima protesta.
Manca il
personale
"La mancanza di
assunzioni a tempo determinato, la mancanza di assunzioni a tempo
indeterminato, nonostante i posti disponibili, non consentono agli
educatori di offrire un buon servizio". scrivono le educatrici. La mancanza è dovuta
all’impossibilità, da parte della PA ad assumere sia a tempo
determinato, che a tempo indeterminato. Quindi che fare? Trovare
strategie politiche? Possibili alleanze per trovare un modo di salvare i servizi educativi
torinesi? Fino ora nulla si muove in questa direzione. Mentre l’anno appena trascorso è stato difficilissimo anche per i genitori che hanno visto di tutto un po’…
servizi chiusi prima, nonni volontari chiamati per aiutare nei momenti più
difficili...leggi qui
La protesta della scuola
Il 28 maggio scorso sono scese in piazza le maestre. Erano circa un centinaio e protestavano per lo stesso motivo. Il fatto è che a settembre non si sa come nidi e scuole potranno riaprire. L'assessore all'istruzione Federica Patti nelle
scorse settimane ha dato i numeri. Per l'anno scolastico 2018-2019 mancano circa 70
insegnanti nelle scuole dell'infanzia torinesi. Attualmente sono 60 i posti vacanti, a quali se ne aggiungeranno 10 per trasferimenti
verso le scuole statali.
le educatrici protestano
Su fb appare
l’invito da parte del personale a incontrarsi il 18 giugno “...in
occasione del consiglio comunale per dare una prova di forza e
compattezza dei lavoratori e richiedere un piano di assunzione
adeguato”. Clicca qui
Una questione
politica
Il 18 giugno le
educatrici si conteranno e verranno contate. Quante persone in
protesta? Visto le mancanze e i disagi creati a bambini e genitori
dovrebbero essere tante le persone a farsi contare. Se saranno tante
la giunta sarà costretta a cercare soluzioni ad una situazione molto
complessa da gestire. Una situazione creata dal Partito Democratico,
ereditata dai 5S e subita da tutti i cittadini. Se il Movimento
riuscirà a trovare una soluzione sarà un bel punto a suo favore. Altrimenti il Partito Democratico
sarà pronto a fare un passo indietro sulle responsabilità e dieci
avanti sulle “colpe” del Movimento. L’invito delle educatrici
chiede così “Invitiamo chiunque abbia a cuore il futuro dei nidi
e dei bambini ad unirsi a noi per darci sostegno durante la
manifestazione”.