Cronaca Bambina Le
chat di classe generano conflitti, ansie e in generale un
sovraccarico di
informazioni che spesso si rivelano distorte. E
un problema diffuso. E se di recente nel comune Toscano
di Monte
San Savino l’assessore
competente ha proibito la chatt (leggi
qui), la città di Ravenna (la città dei bambini?)
fa una scelta diversa, più
soft. Per affrontare lo stesso problema propone un vademecum
ai genitori e ai maestri della
scuola d’infanzia. Si prevede anche un vero e proprio moderatore.
Come funziona?
Lo strumento non è altro che un elenco di buone pratiche e sarà
presentato a breve agli interessati le assemblee durante
l’assemblea. Lo strumento ha l’obiettivo di favorire la
collaborazione tra genitori per evitare fraintendimenti, per favorire
il corretto scambio di informazioni. Il «decalogo» stesso pensato e
realizzato da un gruppo di pedagogiste comunali, insegnanti e
genitori.
Si prevede anche l’individuazione di moderatori per stimolare la
corretta comunicazione.
Come nasce?
Il breve testo fornisce istruzioni e consigli. E’ stato elaborato
alla fine dello scorso anno scolastico dopo la distribuzione di un
questionario in sei scuole dell’infanzia. Il questionario
raccoglievano punti di vista rispetto all’utilità e ai limiti
delle chat. Hanno risposto 140 genitori e 30 insegnanti.
Chat si, ma con moderatore
Uno dei consigli principali è l’individuazione di moderatori
del “dialogo” in chat.Le chat del resto, in molte scuole, sono ormai consolidate e
scontato. Ma cosa dovrà fare il moderatore? Soprattutto ricordare al
gruppo come usare questo mezzo, che ha soppiantato le vecchie mail
list ed è riuscito a diventare ancor più invadente, sia nella vita
dei genitori, che n quelle dei maestri. In sintesi le regole che
dovrà ricordare il moderatore sono: usare al chat in modo
appropriato, quindi per dare solo comunicazioni di servizio.
Stimolare incontri e confronti con le persone direttamente coinvolte
qualora ce sia necessità. I moderatori saranno invitati ad un
incontro di formazione e confronto con l’assessore competente e
con gli operatori di Agenda digitale per elaborare ulteriori
strategie per usare in modo utile ed efficace le chat.