Continuità educativa ZeroSei? Si, grazie. Al via la commissione permanente di studio e lavoro


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Cronaca Bambina La continuità educativa tra nido e scuola d’infanzia è ormai legge, da un po’,eppure troppo spesso rimane una continuità ideale e solo teorica. Qualcosa lentamente si muove e da quest’anno, in provincia di Milano, si avvia un piccolo, quanto interessante, progetto che potrebbe fare scuola anche in altri contesti e realtà. Di cosa si tratta? Di una commissione di studio e di lavoro permanente tra educatori dell’asilo nido e i maestri della scuola dell’infanzia.



Commissione ZeroSei: Perché?

Lo scopo? E’ organizzare e aggiornare la continuità educativo/metodologica e formativa nel tempo. Il progetto risponde al nome di Raccordo e continuità metodologica e didattica si avvia a Bollate, in provincia di Milano, dove da circa dieci anni educatori e maestri si incontrano per concordare le modalità più efficaci per affiancare i bambini e i genitori nel passaggio tra i due contesti educativi.

La commissione ZeroSei: Come?
E’ stato elaborato un Piano educativo in cui sono stati dettagliati in modo operativo le fasi di lavoro e i percorsi progettuali per garantire con successo un raccordo educativo di continuità.
Un confronto continuo tra i diversi operatori, educatrici e maestre, hanno stimolato la riflessione e il dibattito sulle caratteristiche della crescita del bambino. Così da costruire una visione comune sui compiti strategici degli educatori e degli insegnanti.

Commissione ZeroSei: Chi?

Il gruppo di lavoro è composto da entrambe le figure educanti che si occupano della prima infanzia a Bollate. Con la nascita della commissione il gruppo continuerà ad incontrarsi e a confrontarsi in modo stabile per elaborare strategie educative sempre più adatte sia per i bambini che per le loro famiglie.

Commissione ZeroSei la politica

L’assessore di Bollate alle politiche educative Salvatore Leone dichiara sulle pagine del quotidiano Mi-Lorenteggio.com


Uno spazio di incontro, confronto e di scambio dove raccontare il bambino che abbiamo in mente, e dove individuare i percorsi e le metodologie più appropriate per svolgere al meglio i compiti e il ruolo di elevato valore sociale e civile che compete alle Istituzioni educative”.