A Torino mancano le educatrici


BolognaNidi












Cronaca Bambina Mancano 40 educatrici ma ne assumono solo 20. Succede a Torino. Le educatrici precarie lanciano un appello e scrivono alla giunta del sindaco Chiara Appendino.

Convocate 20 educatrici
Gli uffici comunali hanno convocato venti educatrici per l’assunzione a tempo indeterminato. I supplenti però non dovrebbero andare a coprire posti vacanti, come accade da almeno tre anni, esplicitano le educatrici che concludono:  servono insegnanti di ruolo.
La lettera
La posizione è stata espressa anche in una lettera inviata all’assessore di riferimento Federica Patti. Nello scritto si evidenzia anche come a fronte di 200 assunzioni che il Comune si appresta a effettuare per agenti di polizia municipale e personale amministrativo mentre il settore educativo abbia avuto un peso secondario.
Preoccupazioni
Le educatrici sono anche in attesa che il governo proroghi le graduatorie di concorso per l’anno 2019. Se questo non dovesse avvenire, i servizi educativi, si troverebbero “scoperti”, quindi senza un bacino di risorse a cui attingere per le supplenze e le assunzioni a tempo indeterminato.E senza personale come si potrebbe risolvere la situazione? Con l’esternalizzazione dei servizi? Una soluzione che è più volte adottata dai comuni in diversi periodi.
I genitori
La preoccupazione per i nidi non riguarda solo i lavoratori, ma anche i genitori. Una situazione tanto incerta non garantisce la qualità educativa. E se il Comune dovesse assumere a fine anno, ci sarebbe comunque uno spostamento dei lavoratori che farebbe saltare la continuità educativa. Sulle pagine della Stampa, Maria Cristina Caimotto, una mamma di in nido cittadino, dichiara “In questi giorni ad alcune supplenti con contratto in scadenza è stato comunicato che da gennaio saranno sostituite da altre educatrici in attesa in graduatoria . Si tratterebbe di una grave mancanza di attenzione verso bambini piccoli che, in alcuni casi, vedranno sparire proprio l’educatrice alla quale sono maggiormente legati con un enorme spreco di energie per il lavoro fin qua svolto”.