Cinisello: le educatrici scendono in piazza


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Cronaca Bambina Le educatrici del comune di Cinisello Balsamo (provincia di Milano) sono in stato di agitazione contro la decisione, della giunta guidata dal leghista Giacomo Giovanni Ghilardi, di esternalizzare un asilo nido. In programma una manifestazione di protesta fissata per il lunedì 17 durante il prossimo consiglio. Pubblichiamo il comunicato delle RSU


“...l’amministrazione sta sostenendo di dover esternalizzare un nido comunale a causa del fatto che ci sarebbero undici educatrici a cui il medico del lavoro ha certificato delle limitazioni e che avrebbero chiesto di essere trasferite negli uffici. Tutto ciò è semplicemente falso. Le educatrici che hanno, ad oggi, delle limitazioni sono, infatti, in tutto 6. Le limitazioni non le rendono affatto inidonee al lavoro nei nidi, tant’è che alcune di loro continuano a fare le educatrici, malgrado le limitazioni, da più di 10 anni. Di queste 6, a tutt’oggi, una sola collega ha chiesto di essere trasferita negli uffici. Alla luce di questi fatti, non si comprendono le motivazioni che stanno alla base dell’esternalizzazione e si chiede all’Ente di aprire un confronto in merito e di rivedere la propria decisione. Si decide di assumere 15 persone (10 vigili, 2 ufficiali e tre amministrativi) per il settore della Polizia Locale tutte nel 2019 occupando, in questo modo, l’intera facoltà assunzionale e lasciando completamente sguarniti tutti gli altri settori del Comune. Riteniamo che il legittimo obiettivo politico della giunta di rafforzare il corpo della polizia locale possa essere raggiunto frazionando le assunzioni nei tre anni del fabbisogno e ottemperandole con le altre esigenze della macchina comunale. Chiediamo all’amministrazione di confrontarsi con le parti sindacali al fine di raggiungere questo obiettivo… Non si tiene alcun conto delle pesanti ricadute economiche sul salario accessorio del personale della polizia locale e, in generale, di tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’Ente. Il personale della polizia locale e, in particolare, il lavoro esterno che l’Amministrazione vuole potenziare ha, infatti, un costo considerevole sul salario accessorio in considerazione delle particolari mansioni svolte dai colleghi. Nella situazione attuale, questo costo ricadrebbe totalmente sulle spalle dei lavoratori stessi dal momento che l’Amministrazione non prevede di aumentare il fondo complessivo del salario accessorio. Se è assolutamente legittimo che un’Amministrazione persegua i fini del proprio mandato nella gestione della macchina comunale non è accettabile che pensi di realizzare il proprio programma elettorale a spese delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Le educatrici dei nidi, che sono in agitazione da tempo, respinta la richiesta di essere udite in giunta, hanno chiesto alle famiglie di scrivere una loro “letterina di Natale” contro la decisione della giunta di esternalizzare il nido.