Fare l'educatore è più usurante che lavorare in miniera?





Cronaca Bambina C'è fermento tra le educatrici di Cinisello Balsamo. Il nido  comunale Il Girasole, secondo un'informativa del sindaco, verrà gestito da giugno dall'azienda Insieme per il sociale IPIS. Il nido è collocato nel quartiere Crocetta una zona particola della cittadina. "E' un asilo davvero multietnico- mi racconta Antonella educatrice storica di Cinisello- la maggior parte delle famiglie sono straniere". Andiamo a capire da vicino cosa succede.
 

Premessa politica: il sindaco

Il sindaco Giovanni Ghilradi è una giovane promessa della Lega. Classe 1985 è a capo della giunta da giugno quando ha sbaragliato la sinistra che in città governava ininterrottamente da oltre 70 anni. Si è proposto come il sindaco dell'ascolto e durante un'intervista, rilasciata al quotidiano La Martesana.it, ha anche aggiunto che una volta eletto avrebbe spalancato le porte del comune, la casa di tutti dei cinisellesi.... Leggi qui  
Ma a distanza di qualche mese le parole non sembrano esattamente corrispondere ai fatti. Qualche tempo fa la sua giunta ha "chiuso" temporaneamente, tra grandi proteste, un gruppo di lettura perché la lista dei libri, per lo più sovietici, che si leggevano il giovedì in biblioteca (quasi tutti romanzi) non andavano bene ... (leggi qui)
Quando le educatrici dei nidi hanno chiesto un incontro per capire meglio i motivi che spingevano ad esternalizzare il nido, lui risponde di non avere uno spazio sufficiente per accoglierle tutte... Le porte del comune si stringono a "qualche delegato" che accoglierà questo venerdì, alle ore 18... proprio prima della vacanze di Natale: che voglia annunciare qualche bella sorpresa?

Le educatrici 
I nidi a Cinisello, nemmeno a dirlo, erano il fiore all'occhiello della cittadina, fino a che...fino a che tra tagli, blocchi e limiti di assunzione il nido La Trattola è stato esternalizzato all'azienda IPIS. Questo è avvento con la giunta di sinistra guidata dal sindaco Silvia Trezzi. Era il 2015. Oggi la situazione per finanziamenti e limiti d'assunzione è molto diversa e nulla impedirebbe di gestire direttamente eppure ...

Perché chiude il pubblico?
La giunta motiva la scelta "additando" il personale. Il personale ha limitazioni, certificate dal medico che non consentono le educatrici di sollevare pesi oltre i 5 kg. L'assessore di riferimento Enrico Zonca sui social pubblica parole davvero poco rispettose e intanto si giustifica 
“... Io sono l’ultimo che vorrebbe esternalizzare uno dei servizi utili per le famiglie ma il fatto che ci siano periodicamente educatrici che dopo essere state assunte, dopo un po’ di tempo si presentano con un bel certificato medico che dichiara che non possono sollevare pesi superiori ai 5 kg, quindi non possono più fare le educatrici e quindi devono essere trasferite ad altro ruolo nell’amministrazione comunale, fa riflettere".
E continua "... sembra che fare questo lavoro a CB sia più usurante che lavorare in miniera”. Insomma la giunta vista l'usura, ha in previsione di spostare 11 lavoratori ad altre mansioni ed esternalizzare il nido all'azienda IPIS. (leggi qui)

Le educatrici e l'usura 
Le educatrici davvero limitate sono solo 6 e non 11 come sostiene l'amministrazione. Di queste 6 solo una ha realmente chiesto il trasferimento, spiegano le educatrici in un comunicato (leggi qui). Ciò detto nessuna lavoratrice,   nemmeno al nido del quartiere Crocetta, si è mai rifiutata di lavorare o turnare alla sezione dei lattanti, nonostante per alcune le limitazioni ci siano da oltre 15 anni. 

Le educatrici in consiglio comunale
Ieri le educatrici erano in consiglio per farsi ascoltare.  I lavoratori sono entrati "armati" di scatoloni e slogan. Il consiglio è stato interrotto e sindaco e sindacati si sono ritirati per conferire. (La porta spalancata si è di nuovo ristretta a pochi). Il colloquio è durato circa 15' poi il consiglio è stato sospeso. 



La Gestione indiretta dei nidi
Intanto scorrendo le pagine dei quotidiani locali troviamo la notizia dell'arresto dell'imprenditore Pietro Marino Biondi. Biondi  nel comune, non troppo lontano da Cinisello, Vimercate, gestiva in convenzione il nido comunale esternalizzato fin dal 2012. L'indagine della procura di Catania e Gela ha smantellato una rete di cooperative che lucrava in modo illecito sui richiedenti asilo e sui servizi educativi. Le accuse sono pesanti per Biondi che avrebbe creato un sistema di assunzioni ai parenti di funzionari pubblici addetti al controllo dei servizi forniti dalle coop in questione. Questa notizia che potete leggere per intero da qui  dovrebbe far riflettere e anche molto attentamente. Tutti i sistemi sono fallici. Tutte le storie sono uniche. Come non tutte le esternalizzazioni nascondono corruzione e illeciti, così non tutte le educatrici sono scansafatiche e lazzarone. La qualità dei nidi di Cinisello però ha fatto storia e ha restituito qualità. Almeno questa è una certezza. Ma oggi questa certezza traballa e non solo per il nido Il Girasole, ma per tutti i servizi pubblici, perché il personale limitato che si intende spostare dal nido, ad altre sedi, si spalma su tutti i servizi cittadini. Quindi si esternalizza un nido e al contempo si smembrano tutti i gruppi di lavoro facendo venire meno una delle componenti fondamentali della qualità di un nido: la continuità educativa. Il tutto si ottiene in una sola mossa.