Nei nidi di Bollate si lavora con il metodo Brazelton



















Intervista a...Bollate è un comune alle porte di Milano dove si è avviato tra i nidi e le scuole d'infanzia una commissione permanente ZeroSei, dove c'è un continuo dialogo e confronto tra educatori di Nidi e maestri di Scuole d’Infanzia. Questo percorso si muove sulle orme di un metodo molto particolare, il metodo Brazelton. Oggi incontro la pedagogista del comune di Bollate Daniela Nardellotto per farci raccontare significativa esperienza.


Metodo Brazelton cos’è?
Si tratta di un metodo ideato dal dottor Brazelton che era un pediatra statunitense. Per sintetizzare potremmo dire, che già negli anni ‘50, Brazelton individua nel neonato delle competenze.

Come si applica il metodo al nido e perché?
Al nido si declina in molti diversi modi.

Ci fa degli esempi?
Nei nostri nidi è possibile entrare dalle 7,30 del mattino alle 10,30 con un orario flessibile, Mettiamo a disposizione una piccola biblioteca in cui è possibile fermarsi per passare un po’ di tempo tra genitore e bambino.

Un ingresso più “morbido”?
Più rilassato e più individualizzato. In questo modo che le educatrici non hanno 15 bambini da accogliere tutti insieme alla stessa ora.

Che rapporto bambino-educatore avete?
La legge regionale ci indica il rapporto di 1 a 8. A Bollate abbiamo un rapporto più ridotto durante il mattino: un educatore ogni 5 bimbi a volte anche 1 a 4.

E’ fondamentale un basso rapporto numerico educatore bambino?
Un educatore per poter lavorare al meglio deve avere un ambiente lavorativo il più possibile sereno e rilassato. E’ solo così che possiamo garantire un buon servizio.

Come si svolge l’inserimento?
Durante l’inserimento è prevista la presenza costante dei genitori. Genitore ed educatore osservano il bambino e insieme valutano, a seconda dei comportamenti, i tempi necessari al bambino.

E se mamma e papà hanno fretta di tornare al lavoro?
Si tengono sempre presenti i tempi di lavoro del genitori e si lavora per restituire la soluzione migliore rispetto alla situazione che ci si presenta.

Da quanto tempo avete “adottato” questo metodo?
Direi da circa dieci anni quando l’associazione Iris che si occupa di formazione e neo genitorialità e ci ha fatto conoscere. Io e altre colleghe siamo rimaste affascinate dal metodo e ci siamo formate presso l’ospedale Meyer di Firenze.

Cosa ci insegna Brazelton?
Molte cose. Per semplificare possiamo dire che ci fa comprendere come l'evoluzione del bambino non sia sempre lineare e progressiva ma conosce momenti disgressione, disorganizzazione ...

Disgressioni di che tipo?
Capita che il bambino di due anni che già parlava bene, torni a balbettare... oppure a quattro anni, torni a bagnare il letto la notte... Sono momenti naturali e noi adulti dovremmo semplicemente assecondarli con serenità.

Da quanto avete costituito la commissione ZeroSei?
Da circa due anni in modo regolare. Lavoriamo in modo trasversale per scambiarci informazioni sul bambino e per costruire un linguaggio comune e condiviso. Il gruppo vuole riflettere durante tutto l’anno per un dialogo e uno scambio di competenze e sguardi. E’ un lavoro lungo e certosino ma necessario.

Educatori e Maestri hanno sguardi diversi rispetto al bambino?
Nella mia esperienza posso dire che le educatrici spesso pensano al bambino in termini di cura e attaccamento. Le maestre in base alle sua necessità e alla valorizzazione delle sue competenze. Queste due sguardi hanno bisogno di incrociarsi e contaminarsi.

Nel gruppo ci sono anche i genitori?
Ci sono momenti di condivisione e apertura. Stiamo pensando ad accoglierli sempre di più. Al momento abbiamo "i mercoledì al nido". Quando accolgliamo i genitori che sono appena entrati alla scuola d’infanzia, per farci raccontate la nuova esperienza. E’ un momento particolarmente utile anche al personale che ascolta come il bambino è cambiato, cresciuto e come magari sia riuscito a superato delle difficoltà. Non dobbiamo mai scordare che il bambino è in continua trasformazione. 


Chi è Brazelton? Leggi qui

Formazione Brazelton a Firenze leggi qui