Nido gratis al via i nuovi finanziamenti in Lombardia

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Cronaca Bambina La Giunta della Regione Lombardia ha approvato uno stanziamento di 37 mln di per finanziare nuovamente la misura Nidi Gratis. 

 Il presidente della Regione Lombardia
"Grazie a questa misura anche per l'anno scolastico 2019/2020, le famiglie che iscrivono i propri figli in nidi e micronidi pubblici e privati convenzionati e hanno un reddito Isee fino a 20.000 euro avranno la retta di frequenza azzerata. E' un modo per affrontare le politiche sociale attraverso provvedimenti concreti che realmente sostengono le famiglie lombarde". Nidi gratis è stata finanziata dal 2016 ad oggi. La regione Lombardia ha stanziato 142,4 milioni. Ne hanno usufruito circa 43.000 famiglie.

Nidi gratis: a chi spetta?  
Nidi gratis spetta alle famiglie con Isee pari o inferiore a 20.000 euro. Entrambi i genitori devono essere residenti in Lombardia ed essere occupati, oppure con un genitore occupato e uno disoccupato con la Dichiarazione di immediata disponibilità (Did) o con il Patto di servizio personalizzato (Psp). Nidi gratis spetta anche alle famiglie monogenitoriali.

L'assessore alle Politiche per la famiglia, Genitorialità e Pari opportunità dichiara 
"Si tratta di una politica di conciliazione che favorisce l'ingresso e soprattutto la permanenza dei genitori nel mercato del lavoro. Strategiche risultano quindi la sinergia e la sintonia con i Comuni, la cui collaborazione è fondamentale anche per l'attuazione della misura. I Comuni dovranno presentare la rendicontazione trimestrale dettagliata per conto delle famiglie, i mesi per i quali si richiede il rimborso e i servizi fruiti".

Nidi gratis: come?
Il bando si articola in due fasi. Entrambe le procedure dovranno essere svolte on-line. I Comuni potranno aderire alla misura nel mese di giugno e le famiglie presentare domanda a partire da settembre. I contributi saranno disponibili fino ad esaurimento. I Comuni che hanno già aderito a Nidi Gratis possono aumentare del 10% i posti autorizzati rispetto all'anno precedente, mentre i Comuni che aderiranno alla misura per la prima volta possono indicare il numero dei posti nelle strutture pubbliche e quelli 'acquistati' in convenzione entro il 31 luglio 2019. La misura consente ai Comuni d'incrementare ulteriormente l'offerta rivolta alle famiglie.