Ma quanti centri estivi potranno davvero riaprire?

 
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Cronaca Bambina 
Il Covid-19 non ha cambiato proprio nulla, anzi, ci ha dimostrato quante bugie si possano nascondere dietro due magiche parole: bambini e famiglie.


Tutti contro tutti

Genitori contro. Maestri contro. Educatori contro. Politici contro. E tutti contro il governo. Non è molto serio. Il clima che ha accompagnato il Covid è stato inizialmente descritto come un clima di guerra. Una descrizione sbagliata e forviante. Un paragone niente affatto casuale, anzi, ben calcolato e ben calibrato per costruire un "cattivo" un "nemico" su cui puntare il dito e scaricare le responsabilità (e i fallimenti). Così Trump ha puntato il dito contro "i cinesi" per aver taciuto importanti informazioni, così il presidente della Lombardia Fontana ha puntato il dito  sui "terroni emigrati" che sono fuggiti per il sud stipando treni di disperati, così ieri Elly Schleyn assessore al welafre dell'Emilia Romagna punta minacciosa il dito contro il governo, lasciando naturalmente intendere, che qui SI che si lavora bene!

Di cosa sto parlando?

Mi riferisco al comunicato pubblicato ieri sulle pagine del sito della regione Emilia Romagna (lo potete leggere per intero da qui) Io mi limito ad estrarre solo alcuni frasi che trovo illuminanti e significative.

“Abbiamo chiesto al Governo di utilizzare le nostre proposte sulle attività in sicurezza dei Centri estivi anche per una graduale riapertura dei servizi educativi per l’infanzia (Nidi e materne), ovviamente adattandole"

"Per questo se non dovessero esserci indicazioni chiare, daremo direttamente come Regione Emilia-Romagna risposte a genitori e famiglie, che non possono più aspettare. Non possiamo lasciare la fascia 0-3 anni sguarnita di risposte fino a settembre”.
"Auspichiamo fortemente una risposta positiva da parte del Governo, il che ci permetterebbe di approvare già domani un protocollo regionale che includa anche i servizi per la fascia 0-3 anni, come originariamente inclusa nelle nostre proposte

La regione contro il governo 
Non sembra una velata ( e non troppo) minaccia? Noi delle regione che siamo "er meglio" noi che abbiamo dato linee guida esemplari (ma davvero?) noi che se non avremmo risposte velocemente continueremo da soli!
Per dare risposte sociali ai bambini? A pare mio no! piuttosto per dare risposte ai genitori che votano. Loro che giustamente sono tornati al lavoro prima di aver trovato una soluzione per i loro bebè, sempre loro, che forse non sanno che centri estivi si stanno progettando!
Oltre alla guerra dei genitori contro la scuola (che La guerra siamo noie non riapre) dei maestri contro la didattica a distanza, dei bidelli contro i sindacati (come tutelarli dal contagio?) dei politici di un partito contro l'altro (tanto per non fare nomi del ministro Bonetti di Italia Viva conto il Ministro Azzolina del Pd) si accoda la più piccola e triste guerra della migliore regione in Italia, in fatto di educazione, contro il governo.
E nel mentre continua la solita guerra dei privilegi del personale pubblico contro il personale del privato che ora è mandato a lavorare in centri estivi con linee guida impossibile da seguire.

Una domanda?

La domanda che mi torna alla menta leggendo questo comunicato ( ascoltando tanti proprietari di servizi privati) è inquietante e del tutto aperta: Quanti centri estivi potranno davvero riaprire? Non è che dietro questo alzar la voce si nasconde la mancanza di fiducia a poter davvero riaprire? Staremo a vedere tutti con il fiato sospeso.