Riapertura dei nidi? Non perdiamo la testa

 
Cronaca Bambina 
Si presenta la riapertura del servizio 06 Giramondo ideato dalla cooperativa Eureka con la supervisione dell'Istituto Mario Negri a Peschiera Borromeo nel milanese. Nel servizio mandato in onda al TgR Lombardia si spiega come i bambini saranno divisi in spazi recitanti. Si vedono poi educatrici e pedagogiste con mascherine e occhiali (tanto renderle ancor più inquietanti).I bambini passerranno, scavalcando un recinto di legno, dalle mani dei genitore, alle mani (guantate) dell'educatrice.

Le ragioni delle famiglie 
  
Non si tratta di non voler capire le esigenze delle famiglie. Sono ragioni davvero facili da comprendere: se si va a lavorare non si può lasciar solo a casa il bambino. Le ragioni dei genitori sono lampanti.
Si tratta invece di non perdere, in un colpo solo, tutto quello che la  pedagogia (con parole e idee diverse) ha affermato negli ultimi 50 anni circa e fino a ieri.
I bambini che torneranno in strutture organizzate in questo modo non dimenticheranno facilmente questa esperienza. Non ho conoscenze pedagogiche o psicologiche per ricostruire con nomi e studi che avvallino questa mia ipotesi, ho solo l'esperienza di due figlie e un pizzico di buon senso.
Come può un bambino compreso tra i sei mesi e i sei anni non aver paura di un estraneo che gli punta il termometro con il volto coperto da una mascherina per misurare la febbre? Come può giocare sereno in questi box recintati? E' mai possibile che non si possa pensare ad una soluzione che tenga presente il benessere psico-fisico dei bebè?

La Ministra Bonetti è al lavoro con trovare una soluzione

Per quanto le linee guida per i centri estivi 3-14 anni siano state deludenti, possiamo ancora sperare con il gurppo di lavoro organizzato dalla Ministra Bonetti per la riapertura dei nidi siano migliori. Per ora siamo ancora in attesa di una risposta. Per ora sappiamo che oltre alla sociologa Chiara Saraceno, al lavoro c'è  anche l'Osservatorio dell'infanzia. La prossima riunione è in programma per il 29 maggio. Per cui ancora per almeno due giorni siamo in attesa.  

Al nido con "Linee morbide"?

Tra la soluzione di bambini in recinto e la soluzione di bambini fuori casa ci sono  diverse e svariate ipotesi anche quelle che FINALMENTE chiariscono che il distanziamento sociale al nido non si può garantire. Per ora  è un'ipotesi di lavoro che arriva dal nord. In un articolo apparso oggi sul giornale locale Alto Adige si legge che il personale che opera nei nidi fa presente che al nido i bambini dovrebbero stare senza mascherina e anche a contatto con educatori e personale, pur seguendo alcune procedure sanitarie.

Le domande corrette

Personalmente ritengo che la domande che dovremmo rivolgere al comitato tecnico scientifico sia proprio questa. Ovvero: possiamo riaprire centri ludici di aggregazione per pensati per bambini (in cui i bambini possono toccarsi e stare insieme senza paura) senza troppi rischi di contagio? Insomma possiamo dare un buon posto ai bebè senza annullare il contenimento del contagio che siamo riusciti ad ottenere fino ad ora? Il rischio (che c'è in ogni caso) è un rischio che vale? Una volta risposta a questa domanda dovremmo poi porcene molte altre. L'importante (per ora) è evitare di riaprire servizi come quelli immaginati a Peschiera Borromeo che sono soluzioni che non hanno nulla di interessante o utile per i bambini.       

Video del Tg dell'asilo di Pesciera Borromeo


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