Sono una giovane educatrice e NON ho paura



 

 
Lettera Aperta
Cara BolognaNidi,
Sono Maria e l'altro giorno ho letto sul vostro blog la lettera di una collega educatrice che lavora in un nido che dice di avere paura. Mi ha colpito molto e ho deciso di rispondervi, sperando di trovare anch'io uno spazio per le mie idee.

Intanto dico subito che io sono una giovane educatrice, lavoro da circa cinque anni,  ma ho già lavorato in tanti nidi e micronidi gestiti da associazioni e da cooperative. Io sono tornata al lavoro a fine di agosto, dopo un lungo periodo di pausa forzata senza stipendio e sono stata molto contenta. 
Dopo molto precariato ho finalmente un contratto e anche se non ho troppe certezze, finalmente so che andrò tutti i giorni a lavorare in un nido e che alla fine del mese avrò i miei soldi. Non so comunque quanto durerà, forse domani si chiuderà, forse dovremmo fare tutte il tampone e magari poi il nido chiuderà se arriverà un nuovo lockdown. 
Ma io giovane educatrice, ho imparato a vivere alla giornata e ad  adattarmi a tutto. Mi capita spesso di fare la babysitter, tra un periodo di stop-contratto e l'altro. 
Ecco non vorrei fare una guerra tra vecchie e giovani, ma noi nuove leve siamo abituate ad essere precarie.(...) 
Io mi sono abituata alla mascherina e alla visiera quando li cambio, dura un momento e i guanti già li usavo...
I bambini ad essere sincera, non mi pare soffrano, loro fanno in fretta ad abituarsi. Io non so se sia un bene o un male abituarsi a tutto, ma è così.  
Siamo in emergenza e tutto è precario e io mi sento pronta!  
Non so se avrò lo stesso spirito quando diventerò madre, questo me lo chiedo spesso, sopratutto quando ascolto le madri dei miei bambini che sono stanche e distratte! Comunque per ora va bene e spero nel frattempo di vincere un concorso pubblico, perché mi piacerebbe tanto provare a lavorare in modo regolare e avere anch'io paura di perdere qualcosa che ho costruito. Grazie se mi pubblicherete vi seguo da tempo anche se non commento quasi, vorrei leggere più articoli su di noi giovani educatrici,
Maria 
 
Informati: mamma portami al nido!