Zone rosse: chiudono anche i nidi e scuole materne.


 
Mano disegno su fondo arancio


Cronaca Bambina 
 
Il nuovo dpcm sarà valido dal 6 marzo al 6 aprile festività pasquali comprese.  Il documento è stato presentato in conferenza questa sera. Durante la giornata però diverse voci hanno anticipano le notizie. Fin dal mattino si avvicendavano annunci,  commenti, ipotesi e conferme. Il tema più scottante e maggiormente dibattuto ha riguardato la scuola. Il premier Mario Draghi ha scelto  di rimanere in silenzio e la conferenza è stata presieduta dalla  ministra per gli affari regionali Gelmini e dal Ministro alla salute Speranza.
Confermate le zone 
Resta confermata la divisione dell'Italia in fasce di colore a seconda del livello di rischio. Insieme ai due ministri hanno spiegato le nuove disposizioni anche il presidente dell'Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, e il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli
 
Zona rossa chiuse scuole e asili nido

Misure restrittive non solo per la scuola, come già anticipato da Alberto Villani, membro del Cts e presidente della Società Italiana di Pediatria, a Timeline su Sky TG24 nel pomeriggio.
 
"Nella zona rossa verranno prese dei provvedimenti che interesseranno un po' tutti gli ambiti della società. Si tratta di decisioni politiche, da tecnici possiamo solo far presente la situazione. Le decisioni a 360 gradi le può prendere solo chi ha l’insieme della visione" 

Oltre alle scuole anche nidi e scuole d'infanzia rimarranno chiuse in zona rossa. 
 
Nelle altre zone

"La chiusura delle scuole viene decisa in base ai dati disponibili - che per le zone rosse sono di altissimo rischio e non si può far altro che chiudere - e all’incremento settimanale dei casi: se superano i 200-250, indipendentemente dal colore della Regione c’è il rischio di precipitare con un effetto valanga"
 
Perché chiudono le scuole e i nidi in zona rossa nonostante le tante difficoltà che questa chiusura genera alle famiglie?

Sempre Villani spiega: 

"Si possono fare tantissime norme ma se non vengono rispettate tutto viene vanificato. Che la scuola sia un posto sicuro è dato dai fatti con il distanziamento, uso della mascherina e igiene delle mani. Ma questo non significa che ne può essere garantita la frequenza se fuori c’è una situazione che è allarmante. La scuola non è un castello circondato da un fossato ma è parte della nostra società. Laddove ci siano delle situazioni che non consentono la frequenza della scuola bisognerà dolorosamente prenderne atto. Le decisioni che verranno prese saranno quelle migliori per tutelare il diritto alla salute e alla formazione in base alla situazione epidemiologica".
 
Le novità introdotte dalle varianti  
 
Brusaferro in conferenza spiega: la variante Inglese è presente in Italia oltre al 50%. Ha una maggiore trasmissibilità, ciò significa che in poco tempo potrebbe creare moltissimi contagi. Pur non essendo pericolosa, si è notato e confermato un maggiore aumento dei contagi anche tra i bambini in particolare nelle fascia 10-19 anni ma anche tra i 6 e 10 anni. Ridurre la trasmissione del virus è il fine di questo nuovo lockdown a fasce. 

 
Locatelli  riconferma quanto detto da Brusaferro, ribadendo 
"Maggior potere contagiante non si associa ad un aggravio dei sintomi tra i minori. I ricoveri dei bambini non sono in aumento e non lo sono nemmeno in Gran Bretania."
 
Ma i vaccini coprono tutte le varianti?
 
Per la variante inglese tutti i vaccini sembrano garantire una buona copertura, per la variante "Brasiliana" c'è maggiore cautela perché. sempre Locatelli, chiarisce  "Ci arriva notizia di soggetti vaccinati e reinfettati, ma non abbiamo ancora studi scientifici che confermino  perché dato" ma  "anche in presenza di eventuale reinfezioni il virus non si ripresenta con sintomi preoccupanti". La variante "Africana", al momento poco conosciuta, è presente in Italia nella esigua percentuale dello 0,4%. Al momento è facilmente individuabile e ci sono al momento buone capacità di individuarla e isolarla.   
 

Alcuni commenti e Bologna in rosso già da giovedì

Dall'Emilia Romagna Stefano Bonaccini evidenzia la necessità di prevedere un bonus per le famiglie che lavorano e avranno i bambini a casa. Mentre il sindaco di Bari e presidente dell'Anci Antonio Decaro batte sul tasto delle regole: "Siamo consapevoli che sia fondamentale salvaguardare la salute, anche con provvedimenti duri, ma allo stesso modo ho posto nuovamente il tema dei controlli sugli assembramenti su strade o piazze da parte delle forze dell'ordine: far sì che si accetti l'interruzione delle lezioni in presenza diventa più complicato se ogni sera ci sono centinaia di ragazzi in giro nei luoghi della movida".

Il sindaco Merola annuncia l'ingresso dell'area metropolitana in zona rossa con la chiusura, di tutte le scuole di ogni ordine e grado tra lo sconforto generale dei genitori.