Nascere padri: l'attesa

 



Anche gli uomini...educano 

“Mi sento in una bolla di felicità” ci ha detto Paolo, un papà incontrato in un gruppo di futuri padri che ho guidato in conversazione e alla scoperta di sé in un passaggio di vita significativo come quello della nascita di un figlio. 

Beh, ha aggiunto Mario, “bisogna riuscire a conciliare il tempo per la famiglia e per il lavoro”, “per quanto mi riguarda – ci ha confidato Erminio “ho timore di non essere all’altezza del compito: dovrò imparare a tenerlo in braccio nel modo giusto”. 

Aurelio ha espresso il desiderio di “sentirsi importante fin dal primo giorno”, Dario il timore di non riuscire a capire il significato del pianto del neonato.

Partendo dai vissuti, dalle aspettative, dai desideri che i futuri papà hanno presentato al gruppo, abbiamo cercato di toccare i momenti cruciali della nascita e della crescita di un padre, nella consapevolezza che l'agire paterno ha un effetto a cascata sulla vita dei bambini, delle donne, della coppia e degli uomini stessi. 

La famiglia

La letteratura specialistica e il lavoro con le coppie nel periodo post partum mettono in rilievo come la presenza attiva del padre nei primissimi mesi accresca le risorse del sistema famiglia necessarie per far fronte ai nuovi compiti che la nascita di un bambino impone: il cambiamento irreversibile che caratterizza la transizione alla coppia genitoriale viene vissuto con maggiore equilibrio e consapevolezza, mentre il fenomeno della depressione post partum si riduce notevolmente o comunque si risolve in tempi più brevi.

L’attesa

Anche per gli uomini è importante prendersi un tempo per riflettere sul proprio cambiamento e soprattutto per sentirlo. Dal momento dell'annuncio l'immagine dell'uomo comincia a modificarsi sensibilmente e l'idea della propria paternità può essere per la prima volta collegata all'immaginazione di un bambino in carne ed ossa che dovrà nascere; in questa fase inizia la trasformazione della coppia da coniugale a genitoriale.

E il bambino, sebbene sia dentro la madre, può essere cresciuto anche dal padre se questi è capace di entrare in uno stato di preoccupazione paterna primaria e se riesce a stabilire un legame con il figlio o la figlia che stanno per nascere, grazie all’ascolto di ciò che sta cambiando nella vita della coppia.

Questo può evitare la sensazione di disorientamento che spesso i papà provano alla nascita dei propri figli; è il momento in cui la comunicazione tra uomini e donne può arricchirsi di nuovi contenuti e di nuove modalità. 

Il tempo

Il tempo che ci si dedica reciprocamente è importantissimo per la nascita della coppia genitoriale, crea riti ed abitudini, prefigurando un futuro in cui nessuno è solo di fronte ai compiti educativi, partecipe sia delle difficoltà che delle gioie.

Durante l’incontro alcuni partecipanti hanno evidenziato un aspetto molto interessante. Se nel momento dell’attesa la presenza dell’uomo si manifesta soltanto, o quasi esclusivamente, su sollecitazione della partner, il cambiamento non potrà davvero definirsi tale, non si tradurrà cioè in una modificazione strutturale e pertanto stabile e duratura. 

La riscoperta

È opportuno allora focalizzare l'attenzione su questo aspetto: se gli uomini si aprono alla possibilità che l'arrivo di un bambino o di una bambina non comporti solo una nuova responsabilità – intesa come capacità di dare risposte - ma si presenti anche come arricchimento ed espansione del proprio essere, la nascita di un figlio potrà provocare una specie di riscoperta di sé.

Parliamo di espansione, arricchimento, scoperta e piacere, senza negare il vissuto precedente e neppure le proprie rappresentazioni dell'essere uomo.

Nel corso della serata i partecipanti hanno fatto intravedere il bisogno e il desiderio di prendersi cura delle nuove emozioni che questa nuova fase della vita può offrire, di esprimerle e di ripensare in modo nuovo la cura di sé.

Consapevolezza, piacere e responsabilità sono le parole capaci di esprimere al meglio le caratteristiche del cambiamento che attraversano la vita di un uomo in procinto di diventare papà.

Ed ora prepariamoci, cari uomini, ad accogliere il nuovo nato…

 

 

 

Giulio Reggio