Chi è (oggi) il rappresentate dei genitori?



Ragioni di mamma 

Una volta il rappresentante di classe era un genitore dotato di spirito di sacrificio che si immolava per tutti gli altri, ma che, diciamocelo, non aveva un granché da fare: aspetto cordiale, educato, socievole, disposto a fare due chiacchere davanti a scuola, raccolte quote gite, regali compleanni, due riunioni con le tate/maestre/professori nel corso dell'anno e qualche messaggino….

Ora decisamente il rappresentante si trova a fare i conti con una realtà molto diversa. L'uso appunto delle chat, dei social, è sì immediato e veloce ma altresì delicato… Credo sarebbe opportuno formare i rappresentanti con corsi dedicati ad inizio anno scolastico.

Il rappresentante al tempo del covid

In questi ultimi anni in particolare ci siamo trovati a gestire situazioni di salute di bambini e ragazzi, per i quali la privacy dovrebbe essere tenuta in grande considerazione. Personalmente mi sono trovata, come immagino molti colleghi-rappresentanti, a fare da tramite tra le famiglie e la scuola, tra esigenze oggettive, domande, dubbi e quesiti. Mi sono trovata a fare da filtro (cosa fondamentale) a richieste balzane, domande fuori luogo, e regole e risposte che spesso non trovavano un riscontro univoco.

Ora anche se non è richiesta una preparazione da corona di alloro, sicuramente una gran dose di buonsenso, apertura, ascolto e capacità di sintesi ed un pizzico di intraprendenza sono assolutamente indispensabili.

Il rappresentante ascolta

Credo che sia fondamentale gestire i vari strumenti di comunicazione in modo rigido, rigoroso, e trattarli unicamente come strumento di comunicazione (via i convenevoli, cose futili, le raccolte punti, inviti a feste… Per questo si istituisce un'altra chat…)

Se no, si rischia di perdere, nel mare dei messaggi e delle faccine, un messaggio davvero importante.

Credo sia fondamentale raccoglie richieste, suggerimenti, critiche, vagliare, e solo successivamente inoltrare in modo corretto e formale alla scuola.

Credo sia fondamentale ascoltare senza prendere posizioni rispetto ad alcune scelte a discapito di altre, perché il rappresentate dovrebbe essere un messo comunicativo.

Fare il rappresentante è una scelta

Mi rendo conto che possa apparire un ruolo marginale, da tappa buchi, ma così non è, e chi lo accetta dovrebbe essere conscio, fin da subito, che probabilmente dovrà scrivere riassunti alle 11 di sera, che sarà chiamato come massimo/a esponente di medicina, diritto ed economia…

Ma, dopotutto, fare il rappresentante è uno dei tanti ruoli che scegliamo anche per dare un segno di impegno verso i nostri figli, verso l'istruzione, con la convinzione di gestire al meglio per migliorare, per quanto ci è possibile, le situazioni del nostro vissuto quotidiano. 

Elisabetta Gozzi 

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