Maltrattamenti all'infanzia. Il procuratore invita a denunciare


 

 

Cronaca Bambina Partiamo dal fatto che essendo l’indagine ancora in corso, c’è la presunzione di innocenza e l’indagata, una maestra dell’infanzia al momento sospesa dal lavoro, accusata di presunti maltrattamenti nei confronti di un bambino non ha rilasciato al momento dichiarazioni. I fatti si svolgono in una scuole d’Infanzia di Isernia.


La denuncia è partita lo scorso dicembre, quando la madre ha testimoniato ai carabinieri di aver assistito ad un inseguimento da parte della docente, che afferrato il bambino per i piedi, dopo averlo tenuto sospeso in aria, l’avrebbe sculacciato. Il bambino sempre secondo quanto denunciato dalla madre soffriva di frequenti scoppi di pianto, insonnia e nervosismo.


Le indagini i Carabinieri ricevuta la denuncia hanno attivato il Codice Rosso. Le indagini hanno quindi permesso al magistrato inquirente di disporre le intercettazioni di conversazioni e comunicazioni tra presenti, con contestuale ripresa vídeo all’interno della sezione.

Sono emersi gravi indizi di colpevolezza nei confronti della maestra per 42 episodi significativi di violenza.


Il procuratore Carlo Fucci dichiara durante la conferenza stampa:

Si tratta di episodi indicativi di qualcosa che non va in un sistema. Ovviamente da parte nostra non c’è generalizzazione, ma forse bisognerebbe essere attenti, in fase di selezione ma anche successivamente, perché il rapporto di equilibrio tra insegnante e bambino è estremamente delicato. Bisognerebbe anche pensare a periodi di compensazione, di riposo per gli insegnanti costantemente a contatto con tanti bambini, per cercare di ridurre questo tipo di episodi”.

Fucci ha invitato i genitori, in caso di cambiamenti repentini dei comportamenti da parte dei loro figli a rivolgersi alle forze dell’ordine in tempi rapidi.

Anche in questo caso ci siamo mossi dopo un’attenta valutazione degli episodi. Nessuna misura viene richiesta o adottata in maniera avventata”.

Una considerazione personale

Chiudo la notizia con una considerazione personale. Trovo tutto corretto quello che dichiara il procuratore: dovrebbe esserci più tutela della salute dei lavoratori, maggiori controlli rispetto alla salute mentale e al benessere psicofisico, ci dovrebbero essere tempi più distesi del lavoro  e anche una maggiore fiducia nel rivolgersi alle forze dell'ordine. L'unica cosa che mi sento di aggiungere è che l'invito a denunciare dovrebbe essere esteso anche ai colleghi della scuola (insegnanti, collaboratori...) che sono i primi a poter verificare dall'interno lo stato della situazione, mentre troppo spesso si tende a sottovalutare e proteggere situazioni che fanno male ai bambini e anche a tutte le istituzioni educative.

Laura Branca 




Fonte IsNews