La fatica di essere uomini e donne da Adamo ed Eva a oggi.

 



Crescere in città... Secondo quel racconto incredibile che è la Genesi, il primo Libro dei Libri, ovvero della Bibbia (che in Greco vuol dire "Libri"), la fatica è una condizione esistenziale dell'uomo, sulla quale gli uomini antichi si interrogavano e cercavano di darsi risposte. Quando Adamo ed Eva mangiano il frutto della conoscenza, Dio dice loro "Con dolore trarrai il cibo dal suolo per tutti i giorni della tua vita(...). Con il sudore del tuo volto mangerai il pane".

Fare fatica è qualcosa che, per noi come per gli antichi, fa parte della vita. Però c'è fatica e fatica.


Le fatiche che valgono

Il panorama che si gode da una vetta vale la fatica della salita. La gioia di un bambino che nasce vale la fatica del parto. Accompagnare un figlio nella crescita vale la fatica di essere genitore. Avere cultura, istruzione e autonomia di giudizio vale la fatica dello studio.

E così via. Ci sono momenti o lunghi periodi di grande fatica, ma, se l'obiettivo è alto, il saldo sarà sempre positivo, ne sarà valsa la pena, la fatica avrà avuto un senso.


Figli piccoli problemi piccoli. Figli grandi problemi grandi.

Così dicevano le nonne. Aggiungerei "Mondo grande problemi grandi".

In questo mondo globalizzato e interconnesso la complessità è sempre più elevata e la fatica si è moltiplicata.

Un problema in un angolo della terra può avere conseguenze sull'intero pianeta. L'economia, l'ambiente, la politica, i problemi sociali devono ormai essere studiati e considerati su scala globale, con un livello di complessità e quindi di fatica sempre crescente.

 

La fatica del tempo

Nel mio piccolo faccio molta fatica a gestire lavoro e relazioni sociali che diventano sempre più complesse.

A volte ho l'impressione che tutto sia diventato faticoso. Un esempio? La programmazione spasmodica. Tutto, compreso il tempo libero, viene pianificato in maniera ossessiva tramite la rete: se vuoi andare a un concerto devi comprare il biglietto un anno prima, se vuoi fare un viaggio devi prenotare 6 mesi prima. Non è più possibile guardare fuori dalla finestra, vedere il sole e decidere di prendere un treno per Firenze a un prezzo accettabile. Hanno già tutti prenotato prima ed è rimasta solo la business class.

Non è faticoso non lasciare nessuno spazio al qui e ora, alla coincidenza, all'occasione? 

 

La fatica della rete

È faticoso, secondo me, essere sempre connessi, disponibili, digitali, al passo con le tendenze, brillanti al lavoro e all'aperitivo, aggiornati, smart. La verità è che questa modalità è faticosa perché non ci appartiene, non è umana, non rispetta i nostri ritmi ancestrali. Quando mi capita per qualche giorno di fare cose semplici come camminare in un bosco, accendere il fuoco nel camino, impastare il pane o nuotare nell'acqua limpida mi sento di nuovo umana, immersa in una realtà vera, a misura di uomo, fatta di cose e persone vere, non mediate da uno schermo. E la fatica non è più così pesante.

Per tornare alla Genesi, è come riassaporare per un po' il paradiso terrestre perduto.

 

La fatica delle scelte

Conosco diverse persone che hanno fatto scelte difficili e in controtendenza: persone che hanno lasciato un lavoro sicuro per ripopolare un paesino sperduto o per coltivare la terra dei nonni. Giovani impegnati nel sociale. Movimenti che promuovono il cambiamento. Frati e suore di ogni credo che pregano per il mondo.

Sono persone che credono che un altro mondo è possibile e lo dimostrano con la propria vita.

Nutro profonda stima e provo grande rispetto per loro.

Queste persone sono testimonianze che ci devono scuotere, ma - credo - le loro scelte non sono per tutti.

 

Condividere la fatica

Per noi persone comuni a cui manca il coraggio di scelte estreme credo esista un modo per affrontare la fatica nel nostro quotidiano: condividerla con gli altri. La consapevolezza di essere tutti nella stessa barca ci può far portare gli uni i pesi degli altri e alleggerirci. La condivisione ci può far avere uno sguardo diverso sul nostro vicino, collega o familiare. Ci può far fare ogni giorno piccole scelte che vanno in una direzione diversa e che lentamente, goccia dopo goccia, possono cambiare il mondo.

Perché in fondo dalla fatica condivisa di Adamo ed Eva è nato il genere umano.

 

Costanza Marri


*Da piccola si è innamorata della scuola avendo frequentato le scuole d'infanzia comunali a Modena. Da giovane ha fatto formazione negli scout come animatrice. Oggi è madre di Davide, Paolo e Anna. Per anni ha fatto parte del comitato genitori dei nidi di Bologna. Ha partecipato alla fondazione del comitato cittadino 06.