Se la scuola ricomiciasse a ottobre...

bambini che fanno il girotondo

 

Pensieri e parole
E se la scuola ricominciasse a ottobre? 
La proposta, molto dibattuta, è stata lanciata alcuni giorni fa da Marcello Pacifico presidente di Anief (associazione nazionale insegnanti e formatori). Ricominciare a ottobre senza modificare la chiusura a giugno e senza contrarre i giorni scolastici. Lo scopo è quello di evitare il rientro a metà di settembre, quando le aule prive di aria condizionata sono roventi, visto l'innalzamento delle temperature. 
 
Una proposta che molti considerano irricevibile
 
Sono sopratutto i genitori a trovarla irricevibile perché a settembre sono ormai stanchi se non esausti di organizzare orari e calendari dei centri estivi (leggi Costanza Marri Quando un servizio si riduce in un click). 
Sono esausti di organizzare e pagare, ben inteso, ma c'è di più. 
La proposta viene strumentalizzata. Sul blog di Nicola Porro vicedirettore de Il Giornale, Salvatore Di Bartolo scrive 
 
"Mentre l’esecutivo di centrodestra studia soluzioni per offrire a studenti e famiglie delle attività educative idonee a garantire l’apertura delle scuole anche nei mesi estivi, i sindacati partoriscono una proposta che prevede lo slittamento dell’inizio delle lezioni al mese di ottobre".   
   
Forse è vero che si studia, non lo metto in discussione, ma non mi risulta che il governo abbia proposto e/o attuato alcunché in tal senso. 
 
Ma al di là della propaganda sia da parte di giornalisti che da parte dei sindacalisti, al di là del fatto che la proposta possa avere effettivamente una sua valenza, mi chiedo: perché nessuno menziona i nidi? 
 
Anche nei nidi manca l'aria condizionata, anche nei nidi si apprende e si lavora, anche nei nidi c'è caldo, a volte molto caldo, visto che rimangono aperti fino a luglio... 
 
Eppure anche in questo caso si parla di scuola e si escludono i nidi. Una dimenticanza che non possiamo più permetterci sopratutto da chi si occupa di scuola in modo competente e professionale. Una dimenticanza che non è più giustificabile, i nidi sono il primo accesso al sistema d'istruzione pubblica. Abbiamo ancora molto da lavorare per renderli aperti e gratuiti a tutte e tutti, almeno iniziamo a considerarli teoricamente come il primo tratto educativo  per le nuove generazioni. 
 
Laura Branca