Cronaca Bambina I nidi e scuole d’infanzia hanno riaperto da circa una settimana e i problemi che emergono sono già molti. Non sono problemi sconosciuti al sistema 06, perché si trascinano da un governo all’altro senza trovare soluzioni.
Nidi e infanzia: a Roma manca il personale
A Roma educatrici ed insegnanti si sono riunite in assemblea in Campidoglio l’undici settembre scorso. Hanno evidenziato come la mancanza di personale e di sostituzioni creino enormi difficoltà. Mancano educatori ma anche coordinatori pedagogici che sono in numero insufficiente a coprire tutte le strutture educative e scolastiche. I sindacati allertano
“Chiediamo all’amministrazione comunale un intervento urgente per garantire servizi educativi di qualità, e costruire un percorso condiviso con le parti sociali che rimetta al centro il dialogo ed il confronto vero su tutti i temi che riguardano il settore, dalla governance al sistema delle sostituzioni, e una discussione sul piano assunzionale sul settore”. Le organizzazioni sindacali annunciano che la mobilitazione continuerà fino a quando non saranno ottenute “risposte concrete”.
L’assessore alla scuola Pratelli (sulle pagine del quotidiano Roma Today) risponde
“Abbiamo bisogno che il governo ci dia quello che come amministrazione domandiamo da tempo. Ovvero la modifica dei tetti assunzionali. (…) Ma il governo, su questo punto, non risponde”.
A Milano poco personale e pochi nidi
La vicesindaca Anna Scavuzzo chiede più certezze al Ministero dell’Istruzione perché il Comune non sa ancora su quanti e quali educatori potrà fare affidamento. Le lista d’attesa anche se migliorano rimangono lunghe, quest’anno sono esclusi “soli” duemila bambini. La vicesindaca fa un appello agli asili privati, perché si convenzionino con il Comune. Nel mentre si inaugurava l’asilo nido Lo spazio degli Aquilotti (con riferimento al logo di Confindustria) che al momento è aperto ai figli dei dipendenti, ma sarà presto oggetto di una convenzione con Palazzo Marino.
Napoli nidi senza mensa e con orario ridotto
Dall'assessorato dell'Istruzione arriva una nota che comunica che soltanto a partire dalla prima settimana di ottobre si partirà con l'orario a tempo pieno e la refezione scolastica.
In questo caso il ritardo è dovuto alla necessità di completare la dotazione organica del personale educativo, con l'immissione in ruolo dei vincitori del concorso bandito proprio per portare nuovi educatori nei nidi e nelle scuole per l'infanzia. Il rallentamento delle procedure del concorso è stato un atto dovuto per garantire la partecipazione allo stesso a tutti gli aventi diritto.
A Venezia la segretaria dem Monica Sambro denuncia, dati alla mano, che solo il 20 per cento dei bambini trova un posto al nido. In generale l’anno 2024-25 riparte in salita.
Mentre si realizzano e aprono nuovi asili nido, grazie ai finanziamenti del PNRR, i nidi si trovano in forti difficoltà perché manca il personale. Una situazione che l’associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI) e i sindacati stanno denunciando già da tempo. Una situazione complessa e delicata che proprio quest’anno, in cui i limiti di spesa imposti alle Pubbliche Amministrazioni torneranno in vigore diventerà davvero ingestibile. Il governo troverà soluzioni?
Laura Branca