Cara BolognaNidi
Ho ripreso a fare l'educatrice dopo circa dieci anni di interruzione. Anni fa lavoravo in provincia di Bologna, mentre ora lavoro in Veneto. In entrambi i contesti territoriali ho sempre lavorato in servizi privati. La grande differenza non l'ho trovata nel territorio, anche qui in Veneto ci sono realtà che lavorano bene, la differenza che ho notato è tra servizi privati e pubblici, mi è capito solo una volta di fare una sostituzione in un nido a gestione diretta e ho trovato un altro ambiente lavorativo, ma il motivo che mi spinge a scrivere non è tanto questo (...) Chi è del settore, sa benissimo che differenze ci sono tra i contratti e tra i datori di lavoro (...)
Quello che vorrei portare alla vostra attenzione sono le lavoratrici.
Sono classe 1980 e le mie colleghe oggi sono tutte molto più giovani di me, tra i venti e i trent'anni. Pur non essendo giovine, non mi ritengo nemmeno un'anziana eppure noto una differenza dalla mia generazione a quella che incontro oggi abissale. La mancanza di consapevolezza dei propri diritti sul lavoro è fortissima. (...) Qualcosa si è davvero rotto.
C'è una nuova ignoranza dei diritti e del lavoro che mi spaventa tantissimo. Paragonando me e le mie colleghe di quindici anni fa trovo una distanza enorme.
Spesso sul vostro blog e in altre pagine leggo come "vecchie" educatrici "rimproverino" le più giovani sul modo di lavorare a livello pedagogico o sulla passione che oggi non c'è più.
Personalmente non trovo sia vero, oggi come anni fa, trovo persone più o meno competenti e appassionate. La vera distanza generazionale che avverto è la consapevolezza dei propri diritti. Queste giovani educatrici digiune e inconsapevoli non sanno cosa le conviene fare loro, quando possono permettersi di trattare con il datore di lavoro e quando invece è opportuno venir loro incontro. (...) Non sanno di aver i più elementari dei diritti.
Per la prima volta di recente ho avuto a che fare con i sindacati. (...)
Ho visto la fatica sta avendo questo nostro referente Cisl nel dialogare con le più giovani. Lo guardano come un nemico invece che un alleato. E la situazione richiede necessariamente qualcuno che conosca bene la materia.
Sono molte le cose che potrei ancora scrivere come esempio ma in generale era questo il tema che volevo portare alla vostra attenzione.
C'è "fame" di conoscenza. Forse potreste scrivere degli articoli sui diritti delle lavoratrici, sarebbe una buona cosa da fare.
Grazie per il vostro lavoro, vi seguo sempre.
Raffaella C.