Cultura
Noi e loro è un film intenso e forte. Le registe Delphine e Muriel Coulin mettono in scena con estrema
precisione un dramma familiare che è anche una vicenda politica, una tragedia che è sia collettiva che intima.
Una storia che potrebbe essere ripresa da fatti di cronaca e che indaga la radicalizzazione di una destra estrema, violenta e razzista.
Il film però ha la capacità di non generalizza mai, ma con lentezze a pazienza costruisce una crescente tensione emotiva che si sviluppa all'interno di una casa e una famiglia comune.
In questo contesto domestico e quotidiano la violenza cresce ed esplode. La famiglia è composta da un padre cinquantenne, interpretato magistralmente da Vincent Lindon (vincitore della Coppa Volpi a Venezia) e due figli ventenni che conducono vite apparentemente "normali". Gli interpreti sono Stefan Crepon e Benjamin Voisin entrambi pienamente convincenti nei ruoli che interpretano.
In questo contesto si indaga il rapporto tra i componenti e in particolare tra padre e figli. E anche in questo senso la traduzione del titolo del film risulta particolarmente convincente: noi e loro sono le due generazioni che si confrontano e non riescono a comunicare.
Nel film non ci sono quasi mai figure femminili, se non per sottrazione. C'è l'assenza della madre-moglie che è morta lasciando un vuoto incolmabile. In una scena si vede una giovane donna, è una scena fugace di allegria, che comunque conserva una tensione inspiegabile. E infine c'è una donna in toga che incarna l'ordine esterno quello sociale.
Adolescence è una serie di Netflix, prodotta da Brad Pitt che indaga una storia per certi aspetti affini. La vicenda si sviluppa attorno ad un omicidio, apparentemente inspiegabile, commesso da un ragazzo di soli 13 anni. E’ simile anche l’uso della telecamera che riprende e indaga più sulle emozioni delle persone che sui fatti. Una telecamera che ci fa essere vicini ai protagonisti e crea un senso di immedesimazione.
NOI e LORO e Adolescence sono entrambe pellicole che indagano il conflitto generazionale e soprattutto il rapporto tra figlio e padre.
In entrambe si analizza sopratutto nei rapporti familiari.
In Adolescence sotto i riflettori ci sono sopratutto le mancanze dei "grandi" che risultano spesso assenti e quasi sempre incompetenti.
Non è un caso che le parole più sensate, empatiche e sensibili le pronunci la giovanissima sorella dell'assassino, che coglie il senso del tutto con grande sintesi e acutezza di sguardo.
In NOI e LORO invece non ci sono figure comprensive, ci sono i magistrati a giudicare. Le motivazioni "sul male" rimangono aperte, misteriose, senza spiegazione. Il turbamento e il senso di smarrimento non trova soluzione e l’analisi sociale non formula risposte certe, ferme. Il confine tra NOI e LORO appare invalicabile se non con la violenza.
Laura Branca
Laura Branca