ISTRUZIONI ED APPUNTAMENTO PER IL RICORSO AL TAR

RICORSO AL TAR CONTRO GLI AUMENTI
AI GENITORI NIDI – MATERNE – SCUOLA PRIMARIA
ISTRUZIONI SUL RICORSO CONTRO
1. GLI AUMENTI TARIFFARI DI NIDO E MATERNA
2. L’INTRODUZIONE DELLA QUOTA DI ISCRIZIONE ALLE MATERNE COMUNALI
3. GLI AUMENTI DEI SERVIZI INTEGRATIVI PER LA SCUOLA PRIMARIA
Per reagire contro gli aumenti tariffari di nido e materna e l’introduzione della quota di iscrizione alle materne comunali, abbiamo deciso di promuovere un ricorso al TAR.
i ricorsi sono TRE: uno per contrastare gli aumenti riferiti al servizio nidi, l’altro riferito alle materne comunali, l’ultimo per i servizi integrativi per la scuola primaria.
Questo perché nei ricorsi collettivi (come è quello che ci apprestiamo a presentare) i ricorrenti devono difendere tutti il medesimo interesse, e dunque devono dedurre identici motivi di impugnazione.
Ecco perché chi è toccato solo dagli aumenti del nido non può partecipare al ricorso materne e viceversa. Chi ha bimbi in entrambi i servizi potrà aderire ad entrambi i ricorsi.
Riguardo alle materne, poiché dovranno contestarsi sia l'aumento della refezione a partire da aprile, sia l'introduzione della quota di iscrizione, a ricorrere saranno i genitori dei bimbi delle sezioni piccoli e medi, che subiscono entrambi i profili di danno.
I genitori dei bimbi "grandi", invece, non hanno interesse ad opporsi all'introduzione della quota di iscrizione, che partirà dall'anno 2011-2012; mentre i genitori dei bimbi che aspettano l'ammissione alla materna per il prossimo anno scolastico, avrebbero interesse ad opporsi solo all'introduzione della quota di iscrizione.
Anche chi ha un Isee inferiore ai 17 mila euro, fascia protetta dal rincaro, non ha un intereresse giuridico ad agire, e quindi non è legittimato a proporre il ricorso. L’interesse può, in questo caso, essere di carattere morale, ma ciò non basta per agire in giudizio.
In sintesi.
Chi può ricorrere?
A ricorrere deve essere un genitore per bimbo.
Per ragioni di prova, figurerà come ricorrente il genitore che ha fatto la domanda di iscrizione, ha ricevuto il provvedimento di ammissione e paga i bollettini riferiti al servizio.
Chi non può ricorrere?
Chi ha un ISEE inferiore a € 17.000.
Per le materne non può, anche chi:
- ha già fatto l’iscrizione per il proprio bimbo, che però non ha ancora iniziato a frequentare;
- ha il bimbo che frequenta l’ultimo anno.
Per le primarie non può, anche chi:
- ha il bimbo iscritto all'ultimo anno.
I tempi
Un ricorso al TAR ha tempi incerti e lunghi; si potrebbero impiegare anni. Per questo motivo e per altre ragioni si è deciso di presentare una istanza di sospensiva.
La domanda mira ad ottenere un provvedimento cautelare che, nelle more de giudizio, sospenda gli effetti del provvedimento tariffario, fino alla sentenza.
La sospensiva viene concessa al ricorrere di due presupposti:
- fumus boni juris, cioè ragionevole probabilità di accoglimento del ricorso;
- periculum in mora, cioè rischio di un danno grave e irreparabile derivante dall’esecuzione del provvedimento impugnato.
A questo proposito, sarebbe importante trovare degli esempi di genitori che, a causa degli aumenti, entrano in crisi finanziaria familiare. Naturalmente, tutto dovrebbe essere ben documentato.
In mancanza, si farà leva sul complessivo pregiudizio che aumenti tariffari in corso d’anno producono sulle famiglie dei ricorrenti.
In caso di accoglimento della richiesta di sospensiva, saremo esonerati dal pagare gli aumenti calcolati sul bollettino (non ancora arrivato e con scadenza 4.07.2011) riferito al servizio prestato da aprile in poi.
Il rischio è quello di pagare le spese legali alla controparte, se la sospensiva non fosse accolta.
Queste spese non sono quantificabili con esattezza, ma solitamente sono nell'ordine di € 1000-1500 euro (per controparte), sempre da dividere tra tutti i ricorrenti.
Se la sospensiva fosse accolta, sarebbe subito fissata l’udienza di merito (quella con cui si decide il ricorso in via definitiva).
In questo modo è scongiurato il rischio di essere condannati, in caso di rigetto del ricorso, a pagare con gli interessi gli aumenti che erano stati congelati in virtù della sospensiva.
La raccolta delle firme
All'avvocato deve essere dato l'incarico. Questo significa firmare una delega che consente ai professionisti di muoversi ai fini del ricorso. Bisogna necessariamente firmare davanti all'avvocato. Potrà apporre la firma il genitore a cui sono intestati i bollettini di pagamento della retta.
Le spese
Gli avvocati presteranno la loro opera gratuitamente. Unica spesa sarà di circa 500 euro a ricorso per il pagamento del contributo unificato (una sorta di tassa per il ricorso) e poco altro per coprire le spese d'avvio alla procedura. Per questa spesa iniziale si pensa ad una colletta, di cui sarà tenuta apposita contabilità.
Poi ci sono le eventuali spese in caso di rigetto del ricorso (diverse da quelle del rigetto della sospensiva), anch’esse non valutabili con esattezza. Se siamo tanti, come speriamo, si tratterebbe comunque di cifre ampiamente sostenibili (e comunque più basse degli aumenti cui andiamo incontro).
Per coprire sia le spese del ricorso, sia l’ipotesi di pagamento spese legali in caso di respingimento della sospensiva la quota è 25 € a testa a ricorso.
I documenti necessari.
Occorrono:
- fotocopia del documento di identità;
- fotocopia del codice fiscale;
- indirizzo di residenza (se diverso da quello indicato sul documento di identità) e recapiti (telefono e mail). Portateceli già scritti su un foglio in stampatello.
- comunicazione dell’ammissione del bimbo a nido o materna;
- bollettino già pagato riferito al mese di novembre o ottobre (bollettino su cui è applicata la tariffa che vorremmo fosse applicata fino alla fine dell’anno educativo in corso). Non vanno bene i bollettini riferiti al servizio di dicembre e gennaio, contenenti sconti dovuti alle vacanze di Natale.
I genitori ricorrenti che hanno intenzione di presentare un nuovo Isee entro la scadenza del 30 aprile 2011 dovranno astenersi dal farlo prima della notifica del ricorso, che avverrà verso il 20 aprile.
In questo modo, il Comune non potrà apporci che abbiamo fatto acquiescenza al provvedimento tariffario, attenendoci al suo contenuto.
Naturalmente vi daremo comunicazione dell’avvenuta notifica.
RICORSO PER SCUOLA PRIMARIA
Un terzo ricorso è quello relativo alla refezione, al servizio pre e post scuola nell'orario mattutino e pomeridiano, post scuola nell'orario del pranzo e al servizio di trasporto scolastico collettivo per i bambini della scuola primaria.
Può proporre il ricorso un genitore per bimbo, iscritto dal 1° al 4° anno o all'ultimo anno della materna, ma già iscritto per l'anno 2011/2012 alla primaria (di cui si possiede il provvedimento di ammissione).
Le ragioni di diritto per questo ricorso sono le stesse esposte per i ricorsi nido/materna, ad eccezione dell'entrata in vigore delle nuove tariffe per il primo aprile, in quanto per i servizi integrativi l'adeguamento si riferisce all'anno scolastico 2011/2012, per cui l'aumento si avrà a partire da settembre.
Non può proporre il ricorso scuola primaria:
- il genitore del bimbo iscritto all'ultimo anno;
- il genitore del bimbo iscritto al nido;
- il genitore del bimbo iscritto nei primi due anni delle materne.
Documenti per ricorso scuola primaria:
- documento d'identità
- codice fiscale
- indirizzo di residenza (se diverso da quello sulla carta d'identità) e recapito e-mail e telefonico
- provvedimento dell'ammissione alla primaria
- bollettino con avvenuto pagamento dei servizi integrativi.
Per il ricorso primarie non si ha la stessa urgenza dei ricorsi nido/infanzia, in quanto l'entrata in vigore delle nuove tariffe è settembre 2010. Le notifiche, comunque, dovranno essere effettuate entro i primi di maggio.
INCONTRO PER LE FIRME E RACCOLTA QUOTE
APPUNTAMENTO PER TUTTI/E I RICORRENTI
LUNEDI’ 11 APRILE 2011 - ORE 18.00
Sala Consiliare del Quartiere Porto, via dello Scalo 21 (Giardini Lorusso)
Portare tutti i documenti necessari in fotocopia
Comitato genitori nidi e materne di Bologna
comitatogenitorinidiematernebo@yahoo.it